sabato 30 novembre 2013

CHI E’ SENZA PECCATO…


Le vie di mezzo non esistono.
Una cosa o è giusta, o è sbagliata.
Ma poi…chi stabilisce cosa sia effettivamente giusto e cosa sbagliato?E secondo quali criteri?
Ci insegnano a comportarci in maniera decorosa nelle più svariate situazioni della vita, per cui è sbagliato sbadigliare senza la mano davanti o ingozzarsi di torte alla crema e poi indossare i leggins (naaa, questa è una mia invenzione!).
E’ giusto impegnarsi in tutto quello che si fa ed essere onesti con gli altri (e possibilmente anche con se’ stessi), ma è sbagliato dire a qualcuno che suo figlio è un piccolo demonio da rinchiudere, ed è pure brutto.
E’ sbagliato dire alla persona seduta accanto a te in treno che farsi il bagno nel deodorante non sortisce lo stesso effetto di una vera doccia.
Si può sapere cosa davvero sia giusto o sbagliato??
Per esempio: è sbagliato tradire. Si, lo è decisamente.
Però io penso che sia più sbagliato, nonché ipocrita, credere che la vita di coppia sia un idillio in cui entrambe le parti saranno sempre sincere tra loro e condurranno una vita monacale dal momento in cui si mettono insieme (non sto facendo alcun riferimento personale!!!).
Le cose capitano, giuste o sbagliate che siano… e noi possiamo solo impegnarci per contrastare gli effetti della natura umana, con una buona dose di moralità.
Perché è moralmente scorretto vivere le proprie emozioni, divertirsi o provare nuove situazioni, se questo potrebbe arrecare danno a qualcuno…insomma siamo destinati a dipendere dalla felicità di qualcun altro!
Che vita di merda!!!
La vita senza emozioni forti è una gran rottura di palle, e se vogliamo vivere davvero, e non solo sopravvivere, dobbiamo accettare di correre qualche rischio, sbagliare e perché no, rischiare di far del male a qualcuno!
La ruota gira, dicono.
Questo significa che ognuno di noi, almeno una volta nella vita, l’ha presa in culo da qualcun altro…per cui quando facciamo qualcosa di sbagliato, è sempre bene ricordare che qualcuno ha già fatto o farà di sicuro qualcosa di simile a noi.
Una paraculata bella e buona? Si.
Un ottimo rimedio per salvaguardarci dalle impertinenti affermazioni della nostra coscienza che, determinata, ci mette di fronte alla realtà dei fatti: quello che fai è, e sarà sempre, sba-glia-to.


Silvia

PECCATO ESSERE SENZA...


Non faccio un cazzo di niente nella mia vita...
Vado a lavorare, vado in palestra, suono qualche strumento, niente di diverso da un italiano medio.
Però faccio il mio.
E quando finisci di lavorare vai in palestra per sfogare lo stress del giorno di lavoro.
Poi torni a casa e ti siedi sul divano, t cucini due cose e di nuovo sul divano se non esci.
Detta così la mia vita sembra davvero triste, la differenza la fa come vivi quelle situazioni, il tuo modo di porti in situazioni normali, come rispondi...
E mentre te stai bello seduto sul divano dopo una giornata di lavoro ti ritrovi con degli indegni familiari che nella loro più pura ignoranza ti guardano da reietto, commentando tatticamente ad alta voce, tra di loro, la tua inutilità sulla faccia della terra:
“Guardalo... Guardalo li, quel parassita, nullafacente, sul divano a poltrire...”
Il resto della conversazione ve la ometto per ovvi motivi, ma il punto è che due persone che, premetto, hanno fatto la seppur dignitosa vita da operaio si mettono a giudicarmi dopo che nei miei anni di adolescenza ho quantomeno un background di vita universitaria, anni di sport a livello agonistico e la militanza in vari gruppi rock in giro per il vicinato.
Niente di che, lo ribadisco.
Ma più di quanto abbiano mai fatto loro.
Liberissimi di non fare nulla, ma abbiate almeno la coscienza di capire quando è meglio stare zitti.
Questo perché?
Perché giudicare come parte predominante di un gruppo è più facile che essere giudicato, e nascondersi nella propria stanza con le mani sulle orecchie urlando “bla bla bla” più alto che si può, è più facile che mettere la testa fuori e scoprire che non abbiamo fatto nulla!!!
Quando poi arrivi al punto che vuoi fare quella cosa, ma quella cosa che proprio non vedevi l'ora di fare da anni dici: “Adesso la faccio!”
E ti salgono migliaia di sensi di colpa legati alla solita domanda: “E se avessero ragione loro? Se quello che sto per fare non me lo merito? Se sarebbe giusto usare il mio tempo per produrre qualcosa di operoso ed estremamente noioso piuttosto che sprecare tempo e denaro per futili vezzi destinati a rimanere come prova del proprio passato??”
Beh, giro la frittata e ho risolto il problema: “E io dovrei sprecare la mia vita limitandomi solo a pensare a lavorare, cercando di risparmiare qualche soldo per i periodi di difficoltà che non è nemmeno detto che arrivino? O dovrei pensare a divertirmi, usando i soldi che guadagno facendo fatica e accumulando stress per fare quelle cose che mi appassionano potendo poi alla fine dire che la vita l'ho vissuta?!?”
Scegliete voi.
Il giusto e sbagliato lo lasciamo ai posteri...
Perché se scegliessi la seconda ipotesi e per disgrazia devo rifare il tetto di casa per qualche assurdo motivo allora avrò sbagliato.
Ma se non farò ciò che voglio destinando tutti i miei risparmi ad un abulico futuro per poi morire senza aver soddisfatto le mi bramosie beh, avrò sbagliato lo stesso...



Iven

sabato 2 novembre 2013

UN MOVIMIENTO SEXY…


Parlando con il cattivico (si, a volte succede), ho avuto modo di notare che ogni sport ha un che di sensuale…erotico.
E’ stato proprio lui a spiegarmi come il karate abbia dei risvolti estremamente sexy, con le sue movenze ma anche e soprattutto gli sguardi e le aspettative…almeno questo è quello che penso di aver capito.
Curioso, come questa sua spiegazione mi sia giunta proprio mentre mi trovavo nel “mio ambiente”: durante una serata latina, dove posso scatenarmi e mettere in pratica lo sport che poi è la mia più grande passione, il ballo.
Ci ho pensato su, non è facile da spiegare…ma è sicuramente più semplice immaginare l’erotismo nelle sensuali movenze della danza, se poi si tratta di balli latini americani tanto meglio, piuttosto che in altri sport come il lancio del peso o la corsa…
Che poi, devo ancora capire cosa ci possa essere di sexy nel correre….forse vedere ballonzolare tutta quella roba che ci portiamo dietro noi donne formose (culone), o il sudore…bah!
Resta il fatto che, guardare una persona che balla, e lo fa bene, può suscitare sensazioni molto piacevoli…ad esempio guardando una ballerina, per le sue movenze, per il suo aspetto fisico, per l’abbigliamento (che siano leggins o minigonne), e per le scarpe.
“Cosa c’è di più erotico di una bella scarpa col tacco?”, mi disse un giorno un mio amico…e, in effetti, facendoci caso, una ballerina non proprio slanciata ma comunque brava a ballare, con la scarpetta giusta si trasforma in una vera gnocca!
E per quanto riguarda gli uomini? Beh….non mi è ancora capitato di vederne degli esemplari particolarmente attraenti, almeno nell’ambiente danzereccio.
Mi accontenterei di uomini capaci, sicuri, ma comunque rispettosi dello spazio altrui.
Perché, se è vero che le danze latine sono spesso associate a “strusciamenti” vari (e spesso l’effetto è davvero quello), è anche vero che esistono passi e figure che non necessariamente richiedono di spalmarsi sulla donna come un francobollo, e chi lo fa, evidentemente è perché non sa ballare.
Se ne vedono di ogni tipo: quelli che non conoscono le figure e passano 6 minuti di canzone appiccicati, senza farti respirare, a muoversi come anguille, quelli che i passi li sanno ma pensano di ballare da soli, e ti ritrovi a cercare disperatamente un appoggio per evitare di sbattere contro le altre coppie.
Poi ci sono quelli che sanno i passi, sanno portarti, ma non sanno contare il tempo (il che è assurdo!!!), così cambiano a piacimento il conteggio e ti guardano con aria accondiscendente, facendoti passare per l’idiota che non è capace…
E per chi pensa che ballare una bachata, o salsa o kizomba che sia, sia solo una sorta di preliminare al sesso, ho una notizia che vi lascerà di stucco: non è così!
Si può ballare bene, fare bella figura, sembrare bravi ma soprattutto divertirsi, basta conoscere le figure e le movenze giuste, e anche a distanza ravvicinata si può avere rispetto dell’altro/a rimanendo comunque soddisfatti della performance.
La sensualità, secondo me, è direttamente collegata all’eleganza.
Nel ballo o in altri sport, ma anche in situazioni più comuni, la volgarità non paga.
Almeno di questo, sono convinta.


Silvia



SIAMO SOLO ATOMI CHE FANNO SESSO...


Partiamo da un fatto, l'allenamento fisico comporta la produzione di testosterone.
Il testosterone è il principale cibo per le parti basse maschili...
Ficcateci dentro un contorno di endorfine, che hanno l'effetto simile agli oppiacei ed il pranzo è servito.
Dimenticatevi lumi di candela e ostriche con il limone!
D'ora in avanti per tenere vivo il rapporto e il desiderio con il vostro partner.. MENATEVI!
Come ogni volta che ne ho tempo, mi infilo in palestra a tirare qualche pugno al sacco; tutt'altro che eccitante ma di grande effetto quando al lavoro ti fanno girare le palle...
Poi c'è quella volta che il tuo insegnante t dice che la lezione di oggi consiste nel corpo a corpo con la ragazza che avrà una gara juniores la settimana successiva.
Lo sparring partner in pratica...
Va bene...
Sicuramente più stimolante che prendere a scarpate un inerme ammasso di gomma piuma.
Stimolante??? Altroché...
Al di la del soggetto del contendere, non mi era mai capitato di pensare all'atto fisico di prendersi a legnate con l'ovvio scopo di non fare rialzare l'avversario come uno strano gioco di sguardi e strategia atto a capire cosa l'altro ha intenzione di fare per poterne anticipare l'intento.
Analogicamente a quello che poi capita sempre nelle situazioni di rimorchio..
La differenza? Semplice, qui la caccia al successo è reciproca, non c'è quella supremazia femminile basata sul fatto che l'uomo è cacciatore, qui c'è una sana competizione alla pari (si, sottolineo alla pari, se vogliono le donne menano quanto gli uomini), quella sana voglia ancestrale spogliata di ogni congettura sociale e morale.
Solo due persone che vogliono ottenere il dominio sull'altra tramite la supremazia fisica e tecnica.
Il vero sesso primordiale!!!
Adesso sicuramente ci sarà chi sostiene che quello che scrive sia solo un fottuto malizioso per cui: “ogni occasione è buona per scopare”.
Può darsi...
Ma resta il fatto che se così fosse, la mente umana ancora una volta dimostra di avere profonde crisi di identità.
Guardate tutti quegli ammassi di sfigati quarantenni che imparano a fare tre passi avanti e uno indietro con l'aspettativa di infilarsi in qualche balera e di tornare a casa con una qualsiasi compagnia.
Non tutti sono così sia chiaro, ma alla fine non fanno altro che rinnegare talvolta il loro vero io nella speranza di entrare in un “Io” altrui.
O non neghiamo di aver provato un estrema attrazione per quell'amica mai troppo considerata che ti arriva a salutare al parco mentre, tutta sudata ed in tenuta succinta da jogging, si spruzza dell'acqua sui capelli facendola colare sulle spalle, e con una occhiata se ne va dicendovi:”Ci si becca in giro!”
In giro? Se voi aveste avuto un anello sottomano l'avreste sposata all'istante altro che ci si vede!!
Beh il lato positivo di tutta questa manfrina è che c'è un fondo di verità in quei film come Tomb Raider o giù di li, in cui un'Angelina Jolie in splendida forma combatte fino allo sfinimento con il bello di turno per poi continuare la lotta dei cuscini tra le lenzuola o sotto la doccia (meglio ancora).
Beh diciamo che la vita vera si ferma al fatto che sono stato malmenato sensualmente da una ragazzina.
Perché settimana prossima lei ha una gara.. È stato bellissimo...



Iven



sabato 26 ottobre 2013

...COME RITORNO AL FUTURO...


Eh siamo messi male.
Pure mia nonna talvolta inizia a spulciarmi con gli occhi, da capo a piedi..
E una volta finito il tour visivo parte con la sua ovvia conclusione: “Ma come cazzo sei vestito?!?”.
E la risposta di molti sarebbe: “Ma si dai, tua nonna è di un altra epoca, non capisce”.
Allora premettiamo due cose:
Primo, il mio modo si vestire è senza dubbio fuori da ogni moda, felicissimo di questo, non mi identifico con nessuno stile ne genere, poiché se un abito mi piace lo compro. Che sia da rapper o metallaro, nuovo o usato, non mi interessa.
Secondo, mia nonna è fuori moda, d'altronde ai suoi tempi andavano di moda i pantaloni a vita alta e adesso.... e adesso... beh.... dunque mi pare che....
Comunque, ai suoi tempi andavano di moda i doppi petti, le e pettinature rockabilli, le minigonne anni 60 e adesso.... e adesso... beh.... dunque mi pare che....
Mi pare che non sia cambiato un cazzo!!
Intervallato da anni di zeppe, vita bassa e zampa d'elefante (roba anni 70 e poi 90), si è tornati al passato per poi tornare al futuro facendo ricomparire roba già vista perché si sa: quest'anno è di moda il prugna e le gonne di tulle!!
Ma chi cazzo si veste di tulle in giro per strada???
La verità è che questi gay camuffati da intenditori non fanno altro che riciclare idee di chi le ha inventate nei secoli scorsi, giustificandosi con le esigenze di riscoprire il passato.
MA ANDATE A CAGARE VA!
Il mestiere dello stilista è la più grande fuffa mai esistita...
Non ha alcun tipo di regole da rispettare, comodità, temperature o altro, ed è quindi libero di abbinare materiali e forme a cazzo giustificando lo scopo di stupire per continuare a guadagnare, con l'esigenza di scoprire nuovi orizzonti della moda, nella speranza che qualche vecchia gallina famosa negli anni 80 non paghi montagne di soldi per portarsi via quegli scarti di un cantiere edile per la costruzione di nuove abitazioni.
Lo stilista non ha rischi ne responsabilità..
Solo speranza che ci sia qualche nuova generazione di quindicenni che voglia spendere milioni per una borsa con la chiara forma di moda negli anni 50...
I media aiutano questo giro ipocrita inserendo programmi con vecchi zitelli sessualmente discutibili che ti incitano a cambiare otto volte il vestito per ogni momento della giornata: lavoro, tempo libero, aperitivo, sera ecc.
Ma non avete un cazzo da fare che passare il tempo a cercare vestiti in giro per l'armadio in modo che gli amici che avete visto il giorno prima possa dirvi: “Ma non avete un cazzo da fare che passare il tempo a cercare vestiti in giro per l'armadio?”.
Adoro il vintage, ma quando lo è davvero.. Ho svuotato armadi di nonna e nonno alla ricerca dei loro vecchi abiti da fighi! E ne ho anche trovati un po'...
Ma le donne...
Coloro che, per quanto tipicamente asessuate se non fidanzatissime (che palle!), hanno comunque e sempre l'interesse a farsi guardare da un uomo...
Fino a qualche anno fa le minigonne girofiga andavano alla grande nelle peggiori discoteche di Caracas e non solo, mentre adesso il sex appeal femminile eccede con golfini grigi di lana, occhiali da nerd e scarpe alla Luigi XVI...
Non sono un fan assoluto della minigonna ma cazzo adesso fate davvero cagare!
Volete fare le modaiole all'ultimo grido e non vi rendete conto che vi vestite come le nonne del secolo passato perché un vecchio dall'altra parte del globo aveva finito le idee.
Prendete tutto per oro colato non rendendovi conto che non lo fate alzare più nemmeno il viagra!!!
Dove sono finite quelle belle scollature che tanto vi piaceva mostrare per potervi far ammirare??
Non lo dico da uomo maschilista.. Lo dico da artista, da cultore della bellezza del corpo femminile, rinchiuso in abiti di un epoca dove gli scandali nascevano nel tentativo di mostrare una coscia..
Dove sono finiti i sexy tacchi col leggins di pelle?
Non lo so... Ma mi mancano molto... Ma tanto, prima o poi, so che torneranno...



Iven
















SO CAMMINARE: PAGATEMI.


Mi sono sempre chiesta cosa ci sia di così entusiasmante nel mondo della moda.
Nulla in contrario all’avere una certa passione e, perché no, un certo talento…perché ci vuole anche quello, per capire se ti vesti con stile o sei stato sommerso da una montagna di stoffa abbinata ad minchiam.
Nulla in contrario poi, se con la moda si possano creare delle aziende, e quindi nuovi posto di lavoro. E niente di sbagliato nel creare degli eventi ad hoc per sponsorizzare i marchi e le personalità che li creano.
E’ tutto il contorno che mi disturba. La moda diventa solo un modo per pubblicizzare ragazze svestite, ultramagre, con abiti ridicoli, trucco e parrucco da film di fantascienza.
Credevo che la moda servisse a creare brand e stili con cui influenzare le persone e spingerle a vestirsi diversamente…invece no.
Ogni giorno sento parlare di settimane della moda, tendenze per l’autunno, collezione estiva ecc, ma nulla di tutto questo sembra essere davvero interessante(almeno non ai miei occhi)…e non sarà un caso se un taglio di capelli o un particolare capo d’abbigliamento diventa “la nuova moda” solo se la indossa Belen Rodriguez, tra un video porno e un altro, o Lindsay Lohan entrando e uscendo dal carcere.
Facile: basta prendere un personaggio più o meno famoso, dalla reputazione non proprio idilliaca, e farlo diventare un fenomeno di moda, oltre che mediatico.
Così, se Madonna se ne va in giro con i guantini alle mani(che a lei servono a coprire le grinze da ultra-cinquantenne), le ragazzine di tutto il mondo la seguono, copiando uno stile che sarà, in tempo zero, la moda del momento.
Guardando saltuariamente Studio Aperto, e i suoi tre quarti d’ora di tg(tg???!) dedicati alle avventure modaiole di star dello show business mondiale, ho imparato una cosa: quando un “V.I.P.” non sa più che fare nella vita, diventa uno stilista.
Katie Holmes, dopo il divorzio da Tom Cruise, deve essersi resa conto che la sua carriera da attrice non decollava, così ha deciso di investire i miliardi che becca dal suo ex, per creare una sua linea di moda.
Valeria Marini è una stilista che delega ad altri il compito di disegnare i suoi perizomi(l’ho scoperto guardando una puntata de “Il Testimone”), e ho da poco appreso che Simona Ventura ha una sua linea di tute….tute?!
Ommioddio.
La cosa incredibile però, è la convinzione di certi personaggi nell’affermare il loro amore assoluto verso personalità ultra pagate del mondo della moda…Louis Vuitton, Prada, Gucci ecc…sembra quasi che elenchino i nomi a casaccio, giusto per far vedere che “ne sanno” parecchio!
E vogliamo parlare delle modelle? Questi esseri così irraggiungibili, guadagnano in un giorno ciò che un operaio raccimola in un anno, per fare cosa?Camminare…wow!
Certo, non siamo ipocriti: se mi offrissero la possibilità di indossare un paio di scarpe extralusso, o una borsa di perfetta rifinitura non direi certo NO!
Ma cazzo, 2.000 euro per una borsa?????(quella che costa meno)
Siamo fuori di testa?
Non c’è paragone tra la qualità di un prodotto firmato Prada e uno firmato China, ma non è davvero possibile arrivare a delle esagerazioni simili!!!
Per fortuna la moda è una di quelle cose di cui si può fare a meno, ed è quello che faccio (e ahimè, si nota!), ma chissenefrega.


Silvia

domenica 20 ottobre 2013

LAMENTARSI MENO, AGIRE DI PIU'...


Io adoro facebook.
Davvero, non capisco perchè ci si lamenti tanto di questo social network...a me piace!
Cos'ha di tanto bello?? Mah...a pensarci bene nulla di che, se non il fatto che in teoria potrebbe essere un mezzo estremamente potente per la ricerca di anime gemelle perdute da tempo, parenti che vivono lontano, ex compagni di scuola, vecchi amici (che evidentemente non hanno un cazzo di voglia di avere a che fare con voi, per cui inutile cercarli)...
Dicevo in teoria...certo, perchè in pratica viene usato per lamentarsi: della scuola, dell'amore, della politica, della vita.
Curioso, peraltro, notare come in base all'età le abitudini facebookiane cambino considerevolmente direzione: in età adulta le lamentele si rivolgono agli stronzi che ci governano, alle troiette che mandano avanti il mondo, alle partite di calcio, ai matrimoni di personaggi famosi di cui non ci frega una beata minchia...in età più giovane ci si lamenta di amore, amici, scuola, famiglia...
Le uniche lamentele che mettono d'accordo tutti sono quelle riguardanti il tempo...Attendiamo ansiosamente la prima nevicata dell'anno, per assistere alla parata di status e foto di strade bianche, macchine bianche, tetti bianchi...la fiera della fantasia!
Ma la domanda è: ce la facciamo a resistere una giornata per intero senza lamentarci??
La risposta è...no!!!
C'è sempre un buon motivo per sparare a zero su questa vita di merda...non c'è lavoro, non c'è futuro, e quindi non ci sono obiettivi da raggiungere.
O meglio, ci sarebbero, ma non vale nemmeno la pena tentare di raggiungerli, perchè il futuro ci sembra così nero, che è meglio crogiolarsi nel tepore dei ricordi...
C'è sempre un momento del nostro passato, che all'epoca ci sembrava orribile o tragico, che ora ci sembra splendido e irragiungibile(di nuovo)....
Come quando la nostra principale preoccupazione era organizzare una festa di compleanno super, a cui invitare tutte le persone fighe della scuola, compreso il ragazzo dei nostri sogni, che a guardarlo oggi ci viene da ridere perchè davvero non meritava tutta quell' attenzione.
O come quando bastava poco per sentirci quasi in pace con noi stessi...praticare il nostro sport preferito, giocare con la migliore amica, ottenere un premio per un bel voto...
E quanto era bello aspettare il Natale...il momento più magico dell'anno, pieno di speranze e aspettative(sui regali ovviamente)!
Ieri mi hanno ricordato che mancano poco più di due mesi al Natale...e la mia reazione avrebbe fatto impallidire il Grinch!
Le cose cambiano, si cresce e si capisce che spesso i lati positivi delle cose sono troppo pochi per essere presi in considerazione, così...ci si lamenta!!!
il problema di questo atteggiamento, è che ci costringe a restare fermi...fermi sulle nostre posizioni, fermi sui nostri obiettivi, fermi e basta!
La soluzione? Lamentarsi di meno, agire di più.
Eeeeeh...facile parlare(o scrivere, in questo caso)...chi ha voglia di impegnarsi per qualcosa che, con tutta probabilità, non arriverà mai! Chi diavolo è così stupido da sperare ancora....
Qualcuno c'è, che ci crediamo o no, ma quel qualcuno non sono io.


Silvia

NON RIESCO A METTER VIA TE...


Non sono un grande amante di facebook...
Non lo frequento molto spesso..
Tutti quei bla bla bla e quei link copiati da altre persone con il solo scopo di avere un Mi piace...
Mmm noia....
Ma per quelle volte che vado mi capita di vedere frasi di cuori infranti del tipo: sono le piccole cose che mi mancano di te, oppure: Non ho capito cosa ho perso finché non ti ho perso...
Vaccate del genere insomma..
Ora si spiega perché non lo frequento..
Si perché ho la vaga idea che non ci sia niente di più falso che affermazioni del genere...
Lasciamo perdere se chi scrive ciò lo fa sull'impeto del momento o altro, o se abbia meno di 15 anni, il punto è che tendiamo a mitizzare ciò che non c'è più...
Cambiare abitudini ci spaventa così ci rifugiamo nel calore del ricordo, reso ancora più dolce dalla fantasia..
Fantasia che ci associa a momenti mai vissuti, conditi con caratteristiche che non sono mai appartenuti alla persona in questione..
A volte rimpiangiamo i pompini di una ragazza che mordeva quando li faceva, o le frasi dolci di una persona che li leggeva da Wikipedia...
Momenti che appena vissuti ci facevano rimpiangere.......di essere nati......
Insomma, ci manca ciò che non abbiamo più, semplicemente perché non lo potremmo più avere, il giorno che magari lo vorremmo riavere, anche solo per un momento di sollazzo, non per forza a lungo termine... E probabilmente non sarebbe nemmeno utile né bello.
Una specie di sveltina sentimentale che non ci appartiene più e la cosa ci rende infastiditi.
Siamo i soliti pigri ed egoisti, dei bambini capricciosi che non hanno più il giocattolo.
É come il famoso barattolo di biscotti sulla mensola più alta: quando ti viene detto di non doverlo toccare diventa la cosa che più brami nella vita...
Ma non significa assolutamente che tu ne abbia bisogno...
L'infelicità non è colpa degli altri, ma colpa nostra...
Perché ti aspetti qualcosa da qualcun altro..
Mai errore fu più grande! Fidarsi di un altro essere umano! PAZZIA!
Concentrarsi su se stessi e sul raggiungimento dei propri risultati porta alla vera felicità.
Piccoli obbiettivi da raggiungere con le proprie forze ti farebbero dimenticare perfino la necessità di una relazione.
Ne senti il bisogno perché alla lunga devi averla, perché ce l'hanno tutti.
Le piccole cose che mancano alle persone rispetto ad altre persone sarebbero bruscolini negli occhi se solo imparassimo a fidarci di noi stessi.
Mi ha lasciato quella stronza! Beh non sa cosa si è persa, oppure, beh tanto non era la tipa per me..
Alla fine se ci si lascia ci sono delle motivazioni, talvolta addirittura valide pensa un po'...
Se ci si concentrasse lucidamente sui fatti non si avrebbero crisi di coscienza solo per qualcuno si è portato via quel fottutissimo barattolo di biscotti dalla mensola...
E pensa che quei biscotti facevano pure schifo!



Iven




sabato 5 ottobre 2013

NON LO VOGLIO CREDERE...


Una persona va a scuola, si diploma, poi si laurea, poi inizia a farsi conoscere e ad entrare nel mondo del lavoro...
Poi arriva un pirla qualunque che ha fatto il corso professionale e nei week end ha imparato ad usare il computer, si presenta dal suddetto laureato e gli dice: “No beh comunque se hai bisogno di una mano io ci sono ad insegnarti due cose”.
Cooosaaa???
Non è una questione di presunzione, ma di realismo, cosa ti fa pensare che tu, uscito da un corso professionale, tradotto anche in: vai tra, tu paga che t promuoviamo, sia in grado al mio pari di gestire una qualsiasi cosa o qualsiasi lavoro che ci accomuna?
Non è importante il campo, ma il fatto che se fosse così facile sarebbe inutile affittare case in altre città, studiare giorno e notte per anni, e umiliarsi di fronte a vecchi decani rinsecchiti e presuntuosi al solo scopo di crearsi un prospero futuro, basterebbe un corso professionale serale di 3 mesi!!!
Ma quanto sono scemo!!! Ho sprecato un sacco di anni di vita!
Notare per altro che generalmente la più alta quantità di presunzione presente nelle persone si concentra in paesini di piccola tiratura, in luoghi cioè dove non c'è un reale confronto con chi ti fa un culo tanto.
Città immense, dove la grande quantità di persone sforna, per la legge dei grandi numeri, una moltitudine di talento e dove tu, mio carissimo corso professionale, saresti ridicolizzato dalla realtà.
In sostanza ti senti figo perché sai fare quella cosa, senza sapere che intorno a te ci sono miriadi di cervelli che la sanno fare mille volte meglio.
Ma se ti mettessi a cercare la verità ci rimarresti male, ed è meglio essere beatamente ignorante che tristemente consapevole.
Preferisci arrivare un giorno a dire: “Io non ho sfondato in quel campo perché prendono solo i figli di papà, perché io non conoscevo la gente giusta”.
É vero, ma hai mai provato ad uscire dalla porta e conoscerla quella gente?
No bello mio, perché il pomello è pesante, ma sopratutto imparare è faticoso.
Migliorarsi vuol dire alzarsi dal letto, e dover chiedere a chi ne sa più di te.
Cosa davvero difficile da fare quando ti reputi il migliore del mondo.
Ma la cosa che veramente crea un involucro di certezze in queste persone è che alla fine di tutto si ritrovano con un seguito!
Taggano foto, video, disegni o quant'altro su youtube o facebook o qualsiasi altra moda che uscirà e ne compaiono immediatamente sotto migliaia di commenti entusiasti, derivanti per lo più da chi è ancora più mediocre e futile del soggetto iniziale.
La massa è superficiale per definizione, e i così detti mass media ampliano sempre di più il loro fatturato giocando proprio sulla bassezza dei prodotti creati, dando al povero ragazzo del corso professionale la speranza di un futuro da rock star!
Ok ricordiamo che la tecnica si impara ma il talento o ce l'hai o non ce l'hai.
Quindi non è detto che il laureato sia obbligatoriamente migliore di quell'altro e che l'altro senza studio non possa effettivamente avere del talento innato.
Ma almeno concediamo il beneficio del dubbio facendo in modo che ci sia confronto reale, che ognuno usi le proprie armi e che vinca il migliore.
D'altronde potrai essere un grande giocatore di basket ma se sei alto un metro e cinquanta non potrai mai solcare i campi di Michael Jordan!
Quindi da bravi, provateci, confrontatevi, e se non ce la farete date sempre la colpa alla vera e unica responsabile.
Date la colpa a colei che davvero distrugge i vostri sogni e desideri.
Quella grandissima bastarda di Madre Natura!



Iven




CREDERE E' POTERE...


Poi ognuno si dedichi alle attività che più preferisce.
Però onestamente, dovrebbero esistere dei giudici, perennemente presenti nelle nostre vite, in grado di dirci quali sono i nostri effettivi talenti, le nostre capacità, le nostre possibilità.
Non è che ci si possa improvvisare canti o ballerini, o tecnici o ingegneri.
Questo però non tutti lo capiscono, al contrario, sempre più persone si auto convincono di essere grandi personalità nel campo della musica, della moda, del management…
Oh, tutti professionisti in questa vita!!!
Io sono la signorina nessuno, ok, dunque non posso giudicare granché, ma riconosco una persona che se la tira e non dovrebbe farlo…è un talento anche questo!
A proposito di talento…è diventato un casino riconoscere chi è talentuoso da chi è stato colpito da una scarica di buona sorte a lungo termine.
Perché è così che funziona, il talento è direttamente proporzionale alle conoscenze, e vale nel mondo della musica, del cinema ed in generale nel mondo del lavoro…così potenzialità incredibili vengono oscurate dall’invidia di chi dovrebbe sponsorizzare il talento e il suo proprietario.
Ok, ok, sto divagando alla grande lo so….di che sto parlando in realtà??Beh, parlo di tizi che un giorno si svegliano e fanno i DJ(per intenderci, la figura più eroticamente accattivante degli ultimi tempi,dopo lo chef). Tanto che ci vuole?!Un paio di cuffie, un computer ed una mediocre capacità di gestire un programmino scaricato gratuitamente da internet…ma la cosa più importante è la pretesa che il mondo spasimi per ingaggiare il nuovo eroe del mixer…una ricetta perfetta per gente di poco conto che, in una piccola provincia, si spaccia per dj Tiesto, David Guetta e Avicii messi insieme.
Sto parlando di autentici pezzi di legno che si presentano in discoteca spacciandosi per ballerini professionisti, o si iscrivono a corsi super-avanzati senza saper contare la musica ne’ mettere un piede davanti ad un altro.
Sto parlando di gente con la terza media sputata che pretende di conoscere i grandi misteri dell’universo, che si sente in obbligo di sminuire gli altri con le sue presunte conoscenze, che considera le proprie certezze universali.
Ehi, non ce l’ho con nessuno, sia chiaro!!
Solo che a volte penso se la mia presunta umiltà, in molte cose che faccio o dico, sia sostanzialmente inutile.
Eccome se lo è!!! Perché è chiaro che non serve a nulla essere umili e giusti nei propri giudizi (o almeno provarci), l’importante è crederci!!!
Se sei convinto di essere un grande cantante, non importa se quando tocca a te al karaoke i tuoi amici abbassano il volume del microfono, o se vieni scartato da qualunque tipo di concorso (sia pure quello indetto durante la sagra della porchetta), perché tu ci credi, quindi sei un cantante.
Prima o poi qualcuno si accorgerà di te, e diventerai la pop star super pagata e viziata che hai sempre desiderato, e nessuno ti farà cambiare idea, punto.
D’altra parte, solo gli stupidi non cambiano idea.


Silvia

domenica 29 settembre 2013

CHIEDERE E' SEMPRE LECITO...


Cerchiamo tutti qualcosa.
Io, per esempio, sono alla disperata ricerca di una scuola di ballo: non troppo distante, con la possibilità di imparare davvero qualcosa di nuovo e poco costosa…
Chiedo troppo? Probabilmente si, soprattutto per quanto riguarda l’ultimo punto.
Al giorno d’oggi(come odio questo modo di dire), se vuoi permetterti un qualunque tipo di sfizio, devi necessariamente mettere mano al portafoglio, nella speranza che la tua spesuccia fuori buget non risulti inutile…
In realtà spesso è davvero così, non siamo soddisfatti del risultato, così non ci convince più la giacca per la quale abbiamo speso più di quanto avremmo dovuto, ma era “così bellaaaa!!!”, non ci piace il sapore del cocktail che ci hanno convinto a prendere, e che abbiamo sostituito alla nostra classica coca-cola light, e non siamo contenti di molte altre scelte che prendiamo nella nostra vita uscendo, per così dire, dagli schemi.
Perché fa tanta paura tentare qualcosa di nuovo?Perchè siamo così limitati?
Domande che richiedono un’analisi attenta e dettagliata di ogni singolo caso, ma dovendo necessariamente affrontare il mio, posso solo dire che la paura di restare delusi supera di gran lunga la voglia di evadere da ciò che non ci appaga più di tanto.
E così viene a crearsi un circolo vizioso, in cui siamo insoddisfatti di ciò che siamo o facciamo, ma non abbiamo le palle di sperimentare qualcosa che potrebbe renderci più…felici.
Eccola lì, la parola chiave: felicità.
Io penso che raggiungeremo un po’ di pace e serenità, in questa vita, solo quando ammetteremo che la felicità non è raggiungibile, e ciò che noi definiamo tale, in realtà è solo un insieme di fugaci momenti di entusiasmo per qualcosa di bello che ci accade, ma che sappiamo bene non potrà durare a lungo.
Però ci piace. Ci piace crogiolarci nell’effimera illusione che quel breve attimo di eccitazione durerà per sempre, e ci permetterà finalmente di smettere di lamentarci di tutto e tutti, ma non è così.
E’ nella nostra natura lamentarci, trovare problemi laddove non ce ne sarebbero(quantomeno non gravi), cercare sempre un motivo per sentirci le povere vittime di un sistema sbagliato, in grado di soggiogarci e renderci la vita impossibile.
Ma la verità, a mio onesto parere, è che, a parte casi di malattie e nuvolette di fantozzi perennemente posizionate sulla nostra testa, siamo noi gli artefici delle nostre sfortune, e quindi anche delle nostre fortune.
Non sono una fan del motto: volere è potere, né della convinzione che il pensiero positivo modifichi la nostra vita, però è innegabile che il nostro atteggiamento nei confronti degli altri possa influenzare le nostre scelte e cambiare il corso delle cose.
Tutto questo per dire cosa?? Ah già, cerco disperatamente una scuola di ballo, non troppo lontana, dove imparare cose nuove, con persone simpatiche e che non mi costringa a svaligiare una banca per pagare i corsi.
Chiedo troppo?
Si, chiediamo sempre troppo.

Silvia

PER QUESTO MESE HO RESPIRATO ABBASTANZA...


Poi uno dice che tra parenti non c'è feeling...
O dicono che c'è? Boh...
Similitudini di certo...
Perché mentre la cattivica gironzolava per palestre alla ricerca di un corso pratico, utile, efficace ed economico di zumba, zampettando zampettando per un parquet, facendo passi che equivalgono ad un random celebrale dei propri arti motori (un bel modo per dire che basta inventare una cagata, trasformarla in moda e il gioco è fatto), io dall'altra parte dell'oceano, o del lago se preferite, ero alla disperata ricerca di un corso di arti marziali o giù di li che mi permettesse di diventare il nuovo Bruce Lee spendendo poco, anzi, magari gratis.
Soddisfare quell'insano ego legato alla supremazia dell'essere umano sull'altro che, per quanto flebile, esiste in ognuno di noi...
Ok... Trovato, bello, conosco anche l'istruttore, mio amico, che mi dice: “ Vai tra amico, ti faccio uno sconto, per te questo ed altro”.
Da buon paranoico la domanda è ovvia, dov'è la fregatura?
“Eh guarda io lo sconto te lo faccio, ma devi pagare i 40 euro di iscrizione alla palestra annuale, i 50 dell'assicurazione, e l'abbonamento mensile di 45; ma non ti preoccupare, per l'ultimo punto dammene pure solo 40!”.
Trovata la fregatura.
Alla faccia dello sconto, per andare in palestra a sfogare istinti e frustrazioni giornaliere mi riempio di nervoso pensando che devo lasciargli i soldi che guadagno tutto il giorno per due misere ore alla settimana!!!
Fanculo!
Premesso che non è colpa del mio amico istruttore, ma diciamocela tutta, ogni scusa è buona per regalare dei soldi al prossimo!
Tanto alla fine del mese arriva lo stipendio.
Wow che culo!
Non vi preoccupate, ci sarà sicuramente qualche altra spesuccia che tapperà le ali, anche questa volta, dalla realizzazione di qualche ennesimo piccolo desiderio che slitterà nuovamente a data da destinarsi, prevaricato dagli ovvi problemini che vanno a sommarsi di mese in mese e per i quali non puoi dire no.
Mettici anche qualche multa per divieto di sosta e sei a posto.
Arriva l'inverno, c'è da cambiare le gomme.
E se non lo faccio? Beh, pagati un altra multa!
Insomma lavoriamo, facendo qualcosa che ci piace a volte, ma pur sempre un lavoro...
E dove sei pagato hai la pressione di dover fare le cose come si deve, non puoi sbagliare.
E tutto questo per cosa?
Per avere i soldi da usare per pagare altri doveri!
Dove sono quelle sane scampagnate d giorni interi, quelle vacanze in Australia lontano da tutto e tutti?
O quei week end selvaggi a prova di bomba!?!
Non ci sono, perché costano troppo, e questo mese ho l'IMU da pagare, mi sa che stasera me ne sto nuovamente sul divano.
Un'altra volta.
Ci sono ancora persone che prendono le loro quattro cianfrusaglie e partono per luoghi lontani nella speranza di aprirsi quel famigerato bar sulla spiaggia.
Ma sono sempre meno, perché abbiamo sempre più doveri e responsabilità da mantenere, alcuni addirittura se non li mantenessimo non ce ne accorgeremmo nemmeno della differenza.
Ma lo facciamo..
Per dovere civico...
Per tranquillità sociale..
Per paura...
Di chi?
Della gente! Dei capi! Della disonestà! Dei pregiudizi! Dell'orgoglio ferito! Dello stato!
A pensarci bene quelle lezioni di karate mi sa che le prendo, ho un paio di persone da sistemare...



Iven







LA SOLITA VECCHIA LEGGE DI MURPHY...


Vi è mai capitato di essere sfigati a vita?
Sposati con l'infausto destino nella buona e nella cattiva sorte, in povertà e povertà (ricchezza!?! pffff...), finche morte non vi separi?
Trovarsi nella situazione di volere qualcosa ma non essere nella condizione di poter nemmeno provare ad averlo...
Per mancanza di soldi, di opportunità, di coraggio...
Poi, ad un certo punto, decidi di prendere in mano la tua vita, rischi tutto, tanto da non dormirci la notte per paura di fallire...
E ti senti figo!
E alla fine quando i tuoi rischi e le tue paure ti danno un minimo di speranza e tranquillità, quel minimo di sicurezza; arriva qualcuno che ti offre l'opportunità della vita, quel qualcosa che ai sempre sognato ma non hai mai potuto sperare di avere..
E allora devi fare una scelta...
Una scelta potente...
Decidere di tenersi quella sicurezza conquistata col sudore e paura,tenersi stretto il sognato bottino, seppur modesto, o mollare tutto, ricominciare a non dormire la notte, con la paura ritrovata di fallire all'improvviso e aver perso anche quelle piccole certezze all'inseguimento di un sogno che forse durerà un giorno, pieno di illusioni e disinteresse altrui, ti è stato donato in una scatola, che all'interno potrebbe rivelarsi vuota...
Sticazzi!
Si arriva alla conclusione di fare la classica tabella: pro e contro, per poi stimare una valutazione...
E alla fine decidere comunque di pancia, lasciando che sia l'attrazione gravitazionale dell'uno o dell'altro polo a trascinarci verso la scelta che più ci affascina.
Arrivati ad un certo punto della vita le priorità cambiano, ed allora è molto probabile che la stabilità sicurezza, con la prospettiva di avere casa, macchina, moto e apericena tutte le sere prevalga.
Ma a 20 anni scarsi probabilmente no..
Priorità...
Le scelte fondamentali della vita saranno diverse ogni giorno, perché ogni giorno noi varieremo le nostre priorità..
Tranne la moto...
Alla fine diciamocelo, che sia scooter o super-sportiva, o custom, quella, nella mente di quasi tutti noi maschietti c'è sempre..
Devi solo scegliere quale preferisci...
Scegliere? Strano...
Beh... Onestamente la paranoia rende tutto più difficile, mettiamolo in chiaro, alcuni di noi sono degli insicuri nati, al punto da avere l'ansia della scelta corretta di fronte al menù del ristorante, alla brochure delle vacanze, al telecomando della tv!
Mangio questo o quello, andiamo li o andiamo la, e se poi non avrò più occasione di vedere quel posto? O quel cibo? Oddio che ansia!!!
Ricordiamoci una cosa bellissima: fare delle scelte comprende anche la più meravigliosa delle azioni umane: sbagliare!
I soldi un giorno saranno rimpiazzati, i vestiti saranno rimpiazzati, anche le persone saranno rimpiazzate..
Ma le esperienze che avremmo fatto, proprio quella volta che siamo finiti per fare un grande errore di valutazione o quant'altro, saranno li, nella nostra mente a ricordarci che è l'ansia delle scelte, la gioia di averci azzeccato e il dispiacere di aver fallito, a rendere ogni giorno meritevole di essere vissuto..

Iven

mercoledì 14 agosto 2013

SLIDING DOORS...


Da piccola era tra la Barbie sirena e quella principessa.
Da adolescente era tra studiare o guardare la tv.
Ora è tra un lavoro o un altro.
Non si smette mai di scegliere, è la regola!
Non importa quanti anni hai, o quanto la tua vita sia semplice e regolare, ogni giorno, in ogni momento, devi prendere delle decisioni...scarpe col tacco o ballerine?Pizza con gli amici o divano da sola?Vivere in famiglia o trasferirsi?
Dalla più banale alla più filosofica, ogni domanda che ci poniamo pretende una risposta, e questa risposta non può essere altro che una scelta.
E quante volte le scelte che facciamo non ci piacciono, anche se sono corrette, oppure crediamo lo siano e poi ce ne pentiamo...
Personalmente gradirei, spesso e volentieri, la presenza di qualcuno che prendesse le decisioni al posto mio, quelle più scomode...decidere di non uscire più con qualcuno prima che le cose si facciano "serie", scegliere se cambiare lavoro, trasferirsi in luoghi sconosciuti, cambiare vita....
Trovo che non ci sia nulla di più affascinante dell'idea di cambiare vita....affascinante e...spaventoso!
Cosa mi aspetterà? Mi troverò bene? Che farò?
Inutile...è un circolo vizioso...ogni domanda a cui rispondiamo porta necessariamente allo sviluppo di nuovi quesiti, dubbi, perplessità...è la vita.
Si, lo so che è la vita, però che palle!!!
Quando scegli di fare o non fare qualcosa, generalmente qualcun altro viene coinvolto...e quel qualcuno subirà le conseguenze della tua decisione, è così(non si è mai soli quando serve)!
A volte non solo una persona ci mette lo zampino, ma gruppi di persone pronte a dire la loro, a giudicare, a chiedere e pretendere spiegazioni....
Se poi ci aggiungiamo l'esercito di saputelli che specula consigli più o meno utili(a chi??)....la questione si complica!
Scegliere significa anche rendere conto a qualcuno, ergo scegliere è una rottura di scatole indescrivibile!
Avete mai pensato a quanto sarebbe meraviglioso vivere un'avventura da film, di quelle in stile "sliding doors", in cui puoi verificare come andranno le cose in ogni caso, qualunque decisione tu prenda? Beh, sarebbe semplice....possibilità di sbagliare pari a zero!
Ah giusto. La vita non è un film(che fregatura).
Mi sto un po' fossilizzando, lo so. In fondo, prendere una decisione non può essere così terribile...voglio dire, le cose terribili sono altre!
Per esempio ora dovrei scegliere se dedicare un weekend al relax oppure no...;)
Facile: fallooooooo!!!
E lo farò, con tutte le conseguenze del caso, senza nessuna finestrella che mi mostri cosa accadrà in mia assenza, senza nemmeno preoccuparmene, perchè come dice sempre la mia amica: si vive una volta sola, quindi a fanculo tutto e tutti!
Ci si vede amiciiiiii!;)
Presto, ovvio!

Silvia


sabato 27 luglio 2013

(HAPPY?) BIRTHDAY TO ME...


I compleanni.
Esiste qualcosa di più deprimente??
Ok, forse io esagero un po'....sono piuttosto sensibile sull'argomento!
Ci sono persone, al mondo, che non si preoccupano affatto del tempo che passa, la vecchiaia, le rughe, le occasioni perdute e la giovinezza che ti abbandona, lasciando spazio solo a preoccupazioni "da adulti".
Io non sono una di quelle perone.
Oddio come odio crescere!!!
Non sopporto l'idea di abbandonare l'età "teen" per omologarmi a quella fascia d'età compresa tra i venti e i trenta(non voglio nemmeno pensare al dopo)...
In quella fascia nessuno sa dire esattamente quanti anni hai, e se qualcuno ci riesce in genere ti appioppa un paio d'anni in più generando un delirio esistenziale senza fine!
"Come posso dimostrare 27 anni, ne ho solo 25!!!Oddio sembro già vecchia...nessuno pensa che io sia ancora giovane..."e paranoie di questo tipo...
La chiamano Sindrome di Peter Pan, io la chiamo voglia di vivere!
Non è un mistero che, una volta superati i 25, le persone comincino a interrogarti: quando ti sposi? Ce l' hai un lavoro stabile?E i bambini?
Hai intenzione di "mettere la testa a posto"???
Ma io la testa ve la spacco se non la finite con questo terzo grado!!!!
Ma una cisterna di cazzi vostri no?!?!
Mi crogiolo nella speranza di restare giovane, di avere ancora qualche possibilità di miglioramento davanti a me, di raggiungere almeno qualche obiettivo, divertirmi, fare esperienze...insomma vi-ve-re!
E invece ogni anno, puntualissimo, giunge il giorno del mio compleanno....lo percepisco nelle ossa...già alcuni giorni prima (mesi in realtà) comincio a sentire quella strana sensazione di disagio...Oh no, un altro anno è passato e io, che cavolo ho combinato? E da oggi, cambierà qualcosa?
La risposta è no!!!
Pensare che da bambini il giorno del proprio compleanno faceva fremere sì, ma di felicità, come se fosse il giorno più importante della tua vita(dopo Natale, perchè Gesù Bambino lasciava il regalo ai piedi del letto)!
Certo, le feste organizzate dalla mamma con i compagnucci di scuola e la prospettiva di tanti giochi in dono aiutava molto....ma ogni anno aumentava la voglia di crescere, nella speranza che questo portasse rapidamente a respirare un po' d' indipendenza, perchè l'essere adulti era una cosa così affascinante!
A 18 anni le cose cambiano...hai di fronte molte meno possibilità di quanto ti aspettassi, pensavi di diventare autonomo, ma ti ritrovi ancora a rispondere delle tue azioni con la famiglia, e le probabilità di prendere le giuste decisioni per il tuo futuro(così come la tradizione vuole per un neo-maggiorenne) sono in realtà ridotte al minimo...
Fortuna che non tutti sono viziati ragazzini con la Sindrome di Peter Pan come me!;)
Che posso dire....odio il giorno del mio compleanno!
A parte il fatto che cade di 17, il che significa portarsi dietro la nomina di persona sfigata(non c'è solo gente idiota al mondo, grazie al cielo!!!), inoltre è a Dicembre...quindi ho effettivamente l'età che compio per la bellezza di quattordici giorni, dopodichè entro ufficialmente nell'anno successivo!
E' davvero troppo, non posso amare i compleanni, non il mio quantomeno!
in fondo però, credo che sia una questione di qualità di vita: chi non sente il peso degli anni che passa, in genere è perchè non ha il tempo di pensarci, troppo impegnato ad inseguire sogni e obiettivi(che poi li raggiunga è tutta un'altra storia)....
Beh, manca qualche mese al fatidico giorno...non mi sento ancora in ansia per cui mi godo gli ultimi momenti di "pace":)
L'unica cosa che non cambia mai, anno dopo anno, è la voglia di ricevere regali!
A proposito, se qualcuno volesse lenire il mio disagio esistenziale, un viaggio a New York potrebbe aiutarmi a stare meglio!!!


Silvia

COUNTDOWN TO EXINTION...


Vermi.... A cosa pensi il giorno del tuo compleanno?
Vermi...
Dilaniano la carne quando sei sotto metri di terra per l'eternità.
Il compleanno è un lento countdown verso la fine che, con scadenza regolare, ogni anno puntuale, ti segnala il passaggio all'ennesima tacca.
La cosa più triste che esista, camuffata da cappellini a cono e trombette colorate.
La gente festeggia l'avvicinarsi imperturbabile della signora in nero e si scandalizza quando al telegiornale ti racconta scabrosi avvenimenti...
Pfff...
Ok dai... teniamolo buono come avvenimento gioioso...
E allora arrivi a 27 anni, gli anni in cui le grandi rock star morivano nelle loro lussuose case losangeline, immersi nei soldi e nella fama, dimostrandoti che in 27 miseri anni si può vivere più dei tuoi 80, magari anche 100, passati tra fabbrica, ufficio, pensione e partite di briscola al circolo.
E allora arrivi a 27 anni e guardi cosa è accaduto in questo peregrinare solare di 365 giorni. NIENTE!
Non è cambiato nulla.
Ok magari lavori e prima no, avrai qualche squinzia sottomano che prima o poi ti lascerà, macchina nuova?
Wow...
Il compleanno: il giorno in cui prendere in mano la lista delle cose da ottenere ed accorgersi che non hai nulla cancellare.
Punto a capo.
Poi arriva la cosa peggiore: la festa a sorpresa.
Sei già depresso all'unisono nel ricordo del passare inesorabile del tempo, quando le classiche amichette che a 30 anni hanno ancora i codini per legare i capelli, organizzano qualcosa di trascendentale e, con il sorriso che arriva fin dietro la testa ti urlano: SORPREEEESAAAAAA!!!
Ma dai...
Volete dirmi che mi reputate così coglione da non aver capito che durante tutta la settimana le vostre vaghe domande su cosa farò sabato sera o se per caso avevo voglia di indossare la camicia bella che non metto mai, siano state disinteressate? E che, guarda caso il vostro interesse, mai nemmeno balenato nel cervello, nasca esattamente in prossimità del mio personalissimo giorno dei morti??!!??
Alla fine l'anno fatto in buona fede, per farti contento, per festeggiare il compleanno (santa ignoranza)...
E allora SPLAT!! Ti appiccichi in faccia il tuo sorriso ebete di circostanza, con gli occhi che fulminano al passaggio.
Ma nessuno se ne accorge, perché è la bocca che conta, e quella arriva alle orecchie.
Ed ecco la routine dei regali: wow, un maglione giallo, quello che volevo!!
Cioè la coincidenza che io mi vesta perennemente di nero o abbia le maniche corte d'inverno indica solo che aspettavo l'occasione per farmi regalare un maglione giallo in effetti.
Questo dimostra che non mi conosci per un cazzo ma è un puro dettaglio!
OOOOOOOOO i pantaloni che volevo!!!!
Finalmente qualcosa che mi tira su il morale.
Certo il fatto che siano diciannove taglie in più e che non li posso cambiare perché erano le taglie in saldo (quelle che nessuno compra mai perché o troppo enormi o troppo misere e paghi meno del prezzo di costo) sono solo dettagli. Ma vi voglio bene lo stesso.
Ma si dai, un bel pretesto per fare casino ed essere al centro dell'attenzione.
Alla fine è un personale capodanno che parte un altro giorno.
La solita vecchia solfa, ogni anno sempre uguale. A volte si cambia solo il numerino davanti allo striscione scritto: tanti auguri per i tuoi....... anni.
Si riciclano piatti e bicchieri, a volte i tovaglioli, belli che pronti per l'anno successivo.
Perché il compleanno dovrebbe essere uno spunto di riflessione per capire cosa si è ottenuto e cosa bisognerà con tenacia ottenere nel prossimo futuro.
Ma alla fine è semplicemente l'ennesima festa uguale a quella precedente.
Perché il compleanno è un piatto countdown, che ti ricorda che in un anno non ottieni mai quello che vuoi, che non cambia mai nulla anno per anno.
Nemmeno piatti, bicchieri e tovaglioli.



Iven






martedì 16 luglio 2013

DONNE... TUDUDU TADADA...


Le donne sono il 50% della perfezione... E il 50 % del fallimento...
Riescono a farti provare sensazioni infinite e incazzature ancestrali...
Un eterno mezzo fallimento...
Per un ragazzo, parlare con una donna è sempre e comunque difficile, chi più e chi meno dovrà adattarsi ad ascoltare minchiate..
A volte però trovi quella con cui è bello parlare, che ha interessi più profondi del make up e a volte riesce addirittura ad ascoltare musica che non esca per forza da RTL 102.5...
Miracolo? No..
Semplicemente le donne hanno un serbatoio di interessi diviso in due, o sono una cosa o l'altra..
Questo significa che probabilmente la ragazza con cui state bene a parlare e confrontarvi sarà un po tarchiatella, magari poco curata e vestita con le magliette del padre da giovane, con le toppe dei pink floyd.
Nulla di male in questo sia chiaro, magari è anche carina ed affascinante nel suo stile.
Ma ci si chiede perchè, colei che invece è seduta li a fianco e che vorresti prendere per i capelli e iniziare a leccarle il tacco 12 delle sue decolletè fino ad arrivare alla sexy loguette che le fascia quel culo strepitoso, sarebbe talmente triste da frequentare, che l'unico modo per cui reggereste quella fastidiosa risata stridula e quei patetici discorsi legati al suo cazzo di barboncino coi fiocchettini, avrebbe l'unico scopo di riuscire a soddisfarti compiendo l'atto sovra citato..
Ehm, ciao, mi chiamo Sara, ho 23 anni, sono capricorno ascendente cancro, e il mio sogno è sfondare nel mondo del cinema, fare la velina e sposare un calciatore, ma prima di ottenere questi risultati faccio la cubista, è un bel lavoro perché i ragazzi che mi guardano mi rispettano molto, ho deciso di mollare la scuola perché non mi dava niente, meglio avere 600 € al mese in tasca fino a quando non mi noterà qualche famoso regista”.
Ciao, io sono Iven, e sono qui solo perché spero che questa agonia a parlare con te mi dia come premio il fatto che me lo prendi in bocca!”
Io veramente mi chiedo perché una ragazza profonda ed interessante non possa provare piacere nel curarsi e nel tenersi in forma al pari di una biondona ottusa, in modo da poter far arrapare un ragazzo tanto quanto è bello starci a parlare..
La risposta della profonda ragazza intellettuale di solito è: “Ma si non sono cose importanti, sto bene con me stessa” e altre stronzate del genere..
Stronzata perché? Perché quando entri in confidenza arrivano sempre a confessarti: “Ecco! Guarda che t vedo quando passano quelle stangone, a me mica mi guardi così!!!”.
Ma dai.. E vuoi un disegnino sul perché???
Perché?
Perché una donna non può leggere Dante Alighieri, Bukowsky e Oscar Wilde e allo stesso tempo sentire il bisogno di prendersi un paio d'ore ogni due giorni per andare in palestra, pensando che così facendo, quel completino che le hai regalato ti farà arrapare ancora di più?
Perché???
Perché una donna non può guardarsi i film di Bruce Willis anziché quelle vaccate smielate con Hugh Grant o mettersi seduta di fronte a te a fare a gara di SHOTTINI di Jack Daniel's una sera a casa tra voi due soli e allo stesso tempo avere nell'armadio un vestito da sera pronto per l'occasione giusta quando sarà il momento?
Perché?
Vi prego ditemelo..
Non riesco proprio a farmene una ragione!
Sia chiaro, questo discorso è tutto fatto di clichè e luoghi comuni..
Ma d'altronde i luoghi comuni da qualche parte dovranno pur nascere....


Iven

BELLA, SIMPATICA, INTELLIGENTE: IDENTIKIT DI UN ALIENO...


Io ci ho provato. Ci ho provato davvero a unire bellezza, simpatia e intelligenza, ma costa troppa fatica!!!
Avete mai notato che generalmente le ragazze molto carine vengono definite delle "fighe di legno"?
Invece le ragazze simpatiche, allegre e divertenti, sono identificate come dei maschiacci? (quelle che fanno a pugni coi maschi e snobbano le coetanee dello stesso sesso).
D'altra parte è una regola: quando un amico ti chiede "com'è la tua amica?", e lui risponde "simpatica", è chiaro che si tratta di una cozza.
Chissà poi perchè...perchè la vita deve essere così ingiusta?!
A dire la verità, io qualche gnocca simpatica e perfino intelligente l'ho conosciuta, e questo aumenta il mio disgusto perchè mi chiedo in base a quale principio una debba nascere così completa e un'altra no!!!
La bellezza è importante, non raccontiamoci palle.
Non è solo questione di media, televisione, cinema e alta moda, con le loro pretese di perfezione intese come altezza, magrezza e anoressia.
L'importanza della bellezza si nota nella vita di tutti i giorni: provate a mandare al mercato una racchia...farà la spesa, si guarderà intorno, non verrà notata da nessuno e alla fine tornerà a casa contenta della sua passeggiata, ignara che un'altra donna, in quel preciso istante, è intenta a farsi offrire pagnotte e frutta dai venditori dello stesso mercato...perchè lei è una gnocca!!!
Che poi lo stesso principio vale in disco o al pub....gruppi di ragazze che ballano tra di loro e non se le fila nessuno, poco lontano lei: alta, bionda, tettone e tacco 30....gli uomini fanno a gara a chi riesce ad offrirle da bere(una gran lezione su come risparmiare nelle uscite)!
Senza andare troppo lontano, ricordate i tempi delle medie e il liceo....c'era sempre la ragazza così bella che tutti la guardavano con timore reverenziale, come se da un momento all'altro potesse rompersi come una bambola di porcellana, e c'era la ragazza sfigata(più di una in realtà), quella che si vestiva male, con qualche chilo di troppo e la carica erotica di Platinette nella doccia.
La vita è fatta così, non si sfugge...o sei bella o dovrai impegnarti il doppio per dimostrare che sei tutto il resto!
E se sei bella dovrai comunque dimostrare di essere tutto il resto!!!
Ma allora a che cazzo serve impegnarsi per essere l'una o l'altra?!
Ah già...."non lo faccio per gli altri, ma per me stessa"......ceeerto!
Quindi chissenefrega se quando sei al bar i tuoi amici maschi guardano i culi delle belle ragazze e fanno apprezzamenti espliciti sulle loro presunte abilità sessuali, non importa se, durante una serata tra donne, sei l'unica a doverti pagare da bere da sola(che, di per se', non c'è nulla di male in questo!), fa nulla se, in coda al supermercato, il ragazzo davanti fa passare la tipa lampadata con in mano un barattolo di ceretta, mentre tu sudi nel trasportare a mano una confezione di bottiglioni d'acqua(prenditi un carrello, cretina)!!!
Insomma, la battaglia è davvero tosta, ma penso che non bisogna arrendersi: nella vita si può essere belle, intelligenti e simpatiche.
Anche se per il momento sono davvero pochi gli esemplari di questa specie, sono certa che un giorno la genetica si modificherà a tal punto da far provare a ogni ragazza la sensazione di essere tutte queste cose ai propri occhi e agli occhi degli altri...
Forse però ci vorrà più tempo di quanto ne abbia io a disposizione, quindi: DONNE NON ARRENDETEVI, UNITE AL GRIDO DI "SI-PUO'-FAREEEEE"!!!
A voi l'arduo compito....
Tanti auguri.


Silvia



lunedì 24 giugno 2013

CHI DICE DONNA DICE...


Le donne vengono da Venere e gli uomini da Marte.
Un modo simpatico per dire che siamo lontani anni luce gli uni dalle altre, troppo diversi per capirci eppure così strettamente legati...
La verità è che gli uomini non sono assolutamente in grado di capire le donne, e viceversa.
Beh, oggi ho deciso di fare la femminista e quindi...uomini, ma che cazzo avete nel cervello?? Le scimmie urlatrici?!?
Le regole per convivere con l'incoerenza delle donne sono poche e semplici: ascolta, ricorda, agisci di conseguenza.
Okay, le modalità di ragionamento delle donne sono oggettivamente più complesse ed articolate degli uomini...per intenderci: se l'uomo dice nero significa nero, se la donna dice nero probabilmente sta pensando a cinquanta sfumature di grigio(ogni riferimento è puramente casuale!)XD.
C'è solo una cosa che fa incazzare una donna più della cellulite, ed è l'indifferenza del proprio compagno nei confronti di quelli che lei giudica enormi problematiche...
Chiaro che la tazza del gabinetto alzata o la spazzatura lasciata a fermentare per giorni non saranno mai oggetto di discussione alle Nazioni Unite, ne' l'utilizzo del deodorante risolverà il problema dell'inquinamento mondiale però, sul serio, è così difficile accontentare la propria compagna in queste piccole richieste(manie?)??
Mi chiedo quali siano gli argomenti di discussione nelle serate tra uomini, quelle al bar con alcolici, sigarette e smartphone alla mano(quelli ormai non mancano mai)...cioè di che parlano loro, ma soprattutto parlano? Hanno la capacità di formulare un discorso di senso compiuto che non si limiti a "che bel culo quella"- pausa rutto- "Balotelli è un coglione"?!
Non ce l'ho con voi ometti, giuro!
Solo non capisco come non riusciate ad accorgervi che la vostra compagna o moglie è così stanca della vostra indifferenza da progettare la fuga perfetta, magari con un super macho appena conosciuto, o che la ragazza che volete rimorchiare non si accontenterà di frasi tipo "hanno rubato le stelle e le hanno messe al posto dei tuoi occhi" per capitolare ai vostri piedi(o nel vostro letto).
Eppure mi sembra molto semplice: la donna si lamenta, lo fa per natura, perchè vuole attenzioni e desidera essere la più bella fra le belle, la più interessante, sexy, intrigante....ma se il suo compagno si limita a girare la testa per strada alla ricerca di quella che ha le tette ancora più grosse, se dimostra di avere la sensibilità di un tavolo in legno, è chiaro che tutte le insicurezze della donna vengono a galla...e così si diventa delle isteriche predatrici di errori, veri o presunti che siano.
Nulla potrà più sfuggire alle nostre grinfie, qualsiasi dettaglio, se pur minimo, passerà sotto la lente d'ingrandimento e voi, poveri ometti ingenui, non avrete più scampo: così una pantofola lasciata, per sbaglio, lontana dal suo giaciglio prestabilito diventa un'enorme mancanza di rispetto, lo sguardo perso quando si chiede "ti piace il settantaquattresimo paio di scarpe che ho comprato questo mese?" si trasforma nel chiaro sintomo che avete un'altra...
E alla fine sarete costretti a sopportare la versione della suocera con vent'anni di meno!
Una cosa terribile, non credete?? 
Siamo creature strane, lo so, ma senza di noi il mondo attorno a cosa girerebbe??
Dai uomini, fate uno sforzo...capisco che sia difficile trovare uno spazietto per noi in mezzo a partite, play station e fantasie erotiche su Belen, ma provateci ogni tanto...
A capirci?
Certo che no, quello sarebbe impossibile, ma ad apprezzarci in tutto e per tutto, con pregi e difetti.
Soprattutto quelli.



Silvia


CHI DICE UOMO DICE...


Si si... Diversi..
Gli antipodi...
Ma oltre alle diversità c'è il luogo comune che dice che l'uomo ragiona col suo apparato riproduttivo e la donna.... e la donna ragiona???
L'uomo non è stupido.. E' furbo..
Perché tace, finge di non capire e le tiene buone, lasciandole spettegolare dei loro partner, di quanto non sanno fare questo o quello, ma senza noi maschietti queste non sanno fare niente...
Sparlate pure, o dolci donzelle, della nostra pigrizia o di quanto in casa non sappiamo fare nulla, ma la prossima volta che dovete spostare un mobile 12.346.389 volte per poi rimetterlo esattamente dov'era prima beh, FATEVELO DA SOLE E POI VEDIAMO!!!
Le donne succhiano e succhiano.... Il conto corrente del povero cristo di turno per comprare migliaia di scarpe (ma non avete solo due piedi?) rigorosamente di cattivo gusto per poi chiedere all'uomo: “Non sono bellissime?? Per solo 560 Euro!!!” Wow un affare... ci pagavo due mesi di mutuo con i soldi di quelle tue merdose scarpe con tacchi vertiginosi che non sapete nemmeno portare!!
Con quei cazzo di fiocchetti messi anche sotto le suole, rigorosamente abbinate a gonne dai colori discutibili che l'unica cosa che fanno risaltare è la splendida pancetta che spunta da sopra la cintura...
Ah già è vero, il problema del peso!!!
Sempre li a guardare telefilm sessisti e noiosi da piangere con il vostro bel chilo e mezzo di gelato mangiato a bocconi col mestolo della polenta...
E le signore che si aspettano che stiamo li a fianco a scartavetrarci le palle con storie dove Raul Bova tanto alla fine tromba e noi no!!! Perché avete un fottuto mal di testa!!
Mangiate meno gelato e vedrete che non vi fa male la testa!!!!
“Amore, non mi dici mai che sono bella, non mi trovi ingrassata? Mi ami ancora vero? Non mi dimostri niente...”
Risposta passiva e politically correct:” No amore sei sempre bellissima, è che in questo periodo sono un po preso col lavoro”.
Risposta reale e giusta: “Ciccia! Se ti fai schifo vai in palestra e datti da fare, finche ti abbuffi di maionese e cioccolato è già tanto se ancora ti cago, per chi mi ai preso per un buon samaritano? Ti devo accettare per quello che sei mentre tu mi insulti per la pancia etilica che mi viene perché passo le serate al bar a bere con gli amici per non venire a casa a sopportare le tue menate del cazzo?!?!”.
Già, tutte che si aspettano complimenti su quello che sono senza fare nulla per guadagnarseli.
Tutto le è dovuto ma noi?
Noi, vittime sacrificali di un mondo dove le povere e delicate donzelle sono autorizzate ad abbaiarci contro tutto il giorno insulti sul come eravamo belli e passionali...
Noi? E voi?
Con la vostra poca voglia di complicità, legate a frasi da film e rose da cingalesi, che vi aspettate di ricordarci i giorni più inutili del mondo: la data del primo dentino di tuo cugino, la prima volta che siamo andati a passeggiare sul lungomare..
Ceeerto... Per queste minchiate potrei dimenticarmi roba più futile, come il giorno di paga, la ferie, le grigliate con gli amici...
Vediamo se voi ricordate il primo rapporto orale, o la prima volta che ci avete fatto urlare.. Ne siete capaci?? Si si... quando vi urliamo contro quanto avete rotto i coglioni dicendoci di abbassare la tavoletta!!!
Noi la dobbiamo abbassare, ma voi non sapete alzarla????
Comprate la guida tv per guardare quando ci sono le partite di calcio e rigorosamente organizzare qualche noiosissima serata a fare a maglia o roba simile in quel fatidico giorno!!!
Per poi, quando un garbato no vi giunge all'orecchio cominciate a tenere il broncio.
“Beh dai amore, facciamo domani”.
“No domani non posso perché devo andare con una mia amica a comprare altre scarpe”.
Eh certo. Amorine mie belle ricordatevi che almeno i nostri hobbys non sono costosi come i vostri capricci inutili come la polvere all'interno dei vostri armadi, ricchi di vestiti mai messi e fuori moda ma che costavano cosi poco........ Certo immagino....
Belle ingenue mie, convinte che il carro di buoi tiri meno di voi...
Ricordate che forse se ce la fate annusare facciamo quello che volete..
Ma come lo fate voi può farla un altra, quindi state attente...
Perché ci vuole un attimo a cambiare... Tanto menate di una o dell'altra, son sempre le stesse cose per cui rompete le palle!!!
Un po' di fantasia dai.... Fate almeno finta di avere fastidi su qualcosa di nuovo...



Iven

mercoledì 12 giugno 2013

QUEL MOTIVETTO CHE TI FRULLA NELLA TESTA...


Poi ognuno ascolti quello che vuole... Ci mancherebbe...
Una valutazione oggettiva non è possibile perché il gusto va sempre a farla da padrone..
Ma i dati sono impassibili.. Nessuno compra più un dannato cd...
I concerti costano sempre di più e c'è sempre meno gente che segue i grandi festival estivi...
Perché?
Perché le nuove leve musicali fanno cagare!!!
I grandi manager delle case discografiche non hanno più un soldo e si mettono a fare gli psicologi, prendono qualche bel ragazzino paffutello e tanto caruccio, se sa cantare non ci interessa, lo mettono a fare corsi di ammiccamento vario e scrivono ad hoc qualche bella minchiata sull'amor carnale e incondivisibile.
Ne nascono finte icone costruite di 16 anni che parlano di pene d'amor o divertimenti alcoolici che fino a quel momento non sapevano esistessero...
Oppure si accorgono che i musicisti veri, quelli che sono artisti dentro, e con le pezze al culo fuori, non hanno soldi da investire e da far girare, soldi che servono alle case discografiche per ovviare alla carenza di vendite e partecipazioni. Come fare?
Facciamo diventare una star il figlio del vicepresidente dell'industria di quella roba o quell'altra, investirà una montagna di quattrini e noi continuiamo a tenerci lo Yacht.
Sforniamo voci meravigliose (mah meravigliose è tutto dire, diciamo, uguali) tramite qualche reality in cui qualche vecchia gloria in decadenza dice la sua in base a valutazioni legate solo al suo gusto.
Il lavoro più richiesto in tempi di crisi è il paroliere musicale...
Scrivere canzoni per ragazzini coi vocioni squillanti che gridano, neanche a farlo apposta, di amori strazianti e incondivisibili..
AHO MA CHE PALLE!!!!
Non ci sono altri argomenti? Frasi banali trite e ritrite, amami, ti amo, non mi ami più.........
Roba già sentita.
I ragazzini di turno che diventano famosi non sono neanche pronti a fronteggiare un pubblico, sempre meno esigente e sempre più di bocca buona certo, ma comunque pagante.
E ci si ritrova di fronte ad un cantantino con lo sguardo languido e impaurito che non osa staccare le mani dal bastone del microfono, unica vera ancora di salvataggio che lo tiene lontano dall'immenso oceano di vuoto attorno a lui..
Dovrei spendere soldi per questo?
La musica d'oltre oceano non è messa meglio, i classici DJ che prendono qualche canzone degli anni 50 e ci mettono sopra parole a vanvera da figaccione del bronx, talvolta incomprensibile e molto vicino al conato di vomito.
Ci piazzano pure un featuring con qualche ragazzina dalla bella voce che pur di avere un po di notorietà lavora gratis e fa vedere il culo alla telecamera per ore ed ore..
La moda vacua e insensata per un hip hop senza tradizione (il vero hip hop è un altra cosa) ci regala grassissimi pseudo artisti che prendono le parole: CAZZO, FIGA, MINCHIA e ci mettono attorno un testo. Et voilà, un album è fatto.
Ragazzi io ci provo a non dire: era meglio la musica di una volta.
Ma cosa dovremmo fare nella situazione chiara di essere presi per il culo da persone che cercano di mangiare gli avanzi di una cucina che ha chiuso molto tempo fa?
Non ho piu 15 anni e non mi attacco più alle mode del momento, e spero che i ragazzini di oggi si sveglino in fretta, perchè qui stiamo parlando di truffe organizzate che fanno girare un sacco di soldi ma ci porteranno tra pochi mesi a dire: “Chi era quel tipo che cantava quella canzone di faceva: Ti amo piccola mia....'”
Mah... Potrebbe essere chiunque..
A meno che non faccia Hip Hop..



Iven






VAMOS A BAILAR...


Evvai le lollipop tornano in scena!!
Chi??
Ma si dai...quelle lì, non ti ricordi...qualche anno fa...
Bohhh!!!
Ma l'hai sentita l'ultima di di will.i.am?
Quale? Quella che fa na-na-naaaa...
Noooo, quello è flo rida!!
Che confusione ragazzi!!!
Io sono una gran sostenitrice della musica commerciale, anche di quei pezzi senza senso, con parole buttate lì a caso e dai ritmi coinvolgenti...come i tormentoni estivi, che ti lasciano scatenare in pista e ti incitano a "muevela, muevela...", e "sing la la la..."!
Però c'è un limite a tutto, davvero!
Mi sveglio la mattina e temo che, in radio, scoprirò che in programmazione c'è la nuova di Pitbull(una ogni settimana circa...)!
O, peggio ancora, che i Club Dogo hanno sfornato un nuovo successo....Nooooo sono ancora traumatizzata da P.E.S.(che, per intenderci, non sapevo cosa fosse prima di questa canzone...quindi, grazie)!!!
Gusti personali a parte, i tempi stanno cambiando, prima era solo l'estate il momento fortunato per i ritmi latini, le parole a casaccio e le modelle che si improvvisano cantanti....ora si fa tutto l'anno!
Ci si porta avanti, diciamo...
Come se non bastassero i rapper d'oltreoceano, ecco che si aggiungono quelli di casa nostra, con i loro "se sei bionda grida ohhh", e "mangio merda e faccio la scarpetta"...nulla in contrario per carità, anzi, sono la prima a farsi prendere dal ritmo, a volte(e non è frutto dell'alcool)!
Solo ho la sensazione che funzioni così: qualcuno inventa un ritmo, un testo, uno stile...e gli altri come pecoroni a copiare e a riempire i palinsesti radiofonici di canzoni tutte uguali!
Poi ci sono gli amici, gli x-factor, i voices....tutti riuniti in quel magico palco che è Sanremo...dopo i talent ci si prepara per la lunga scalata al successo, grazie all'aiuto di prestigiosi autori alle prese con testi d'amore e d'attualità(solo a me sembrano banali e ripetitivi, il più delle volte)?!
E quando non si raggiunge il successo sperato?
Ci sono i feauturing(gran bella invenzione da paraculi)!!!
Oggi come oggi i featuring sono importanti, fondamentali per farsi conoscere da parte di dj (fino ad allora sconosciuti alle masse), produttori e cantautori...così mentre sei in diretta annunci singoli di o con Rick Ross, Rasmus, Sam Smith ecc...nomi sicuramente importanti nei loro paesi d'origine ma che qui passano rapidamente, e stentiamo a ricordarci di loro a lungo termine.
Esiste anche una nuova categoria all'orizzonte: le stelline Disney!
Dopo i Jonas Brothers, Justin Bieber, i One Direction ecc, prepariamoci all'avvento di Miley Cyrus, Selena Gomez, Demi Lovato...tutte ex protagoniste di telefilm per ragazzi firmati Disney Channel che cantano (urlano) di quanto la vita e l'amore siano difficili(si scopre poi che hanno appena compiuto i 18 anni)...mah!
E' la nuova generazione, la nuova musica, lontana più che mai dalle tendenze passate, anche se alcuni dj provano a resuscitare (spesso invano) le vecchie glorie...
Ho scoperto giorni fa che Paola & Chiara e Max Pezzali si preparano a dare il loro addio alle scene...chiaro, non stiamo parlando di grandi gruppi rock o personaggi che hanno fatto la storia della musica, tuttavia la mia reazione è stata un po' triste(più per Max in realtà).
Certo non sono dotata di una prepotente cultura musicale, non appartengo ad alcun genere in particolare(ma forse sono un po' tamarra), non posso giudicare cosa sia buona o cattiva musica, ma sono abbastanza certa che si possa fare meglio di così.
Ma si sa, non c'è mai limite al peggio.


Silvia

lunedì 3 giugno 2013

FINCHE' MORTE NON CI LIBERI...


E se vi dicessi che l'amore non esiste, e l'amicizia nemmeno?
Beh, qualcuno avrebbe da ridire su questa mia affermazione...e ci credo!
come potremmo vivere serenamente nella consapevolezza che, le poche cose che ci fanno davvero star bene, non esistono?!
Ci sono persone che nella vita vanno avanti grazie alla speranza di poter incontrare, un giorno, l'amore vero, quello che dura "finchè morte non vi separi" (e dopo, baldoria!XD).
Tuttavia non posso biasimarle, è una dolce illusione in cui cullarsi, così come l'esistenza delle vere amicizie...
D'altra parte cos'è davvero l'amicizia? Esiste il "vero amico"? E che caratteristiche dovrebbe avere?
il vero amico è colui che ti capisce, ti ascolta, c'è nel momento del bisogno, offre consigli ma non giudica, ti difende e ti guarda le spalle da che ti vuole male...
Appperò, un santo!!!
E chi l'ha mai conosciuto in tizio del genere??
Tutti nella vita, almeno una volta, siamo stati assenti, abbiamo giudicato, parlato alle spalle, non abbiamo capito ne' ascoltato, abbiamo consigliato male e, perchè no, siamo stati anche un po' stronzi! Siamo umani!!!
eppure ci sono persone che possono testimoniare di aver incontrato questo individuo e, giurano, esiste!
Altri invece, ritengono che la figura dell'amico sia sopravvalutata: puoi veramente fidarti di lui/lei? Puoi essere sicuro che al primo moto di rabbia (invidia, gelosia, fastidio ecc...) non ti volti le spalle spifferando ogni tuo più oscuro segreto?
Chi guarda le cose da questa prospettiva, in genere preferisce circondarsi di compagnie, gruppi di persone con le quali uscire e divertirsi sporadicamente ma che, fondamentalmente, non ti conoscono, non sanno come ti comporti al di fuori, in situazioni di stress, sul posto di lavoro, in famiglia...(o, peggio, non sanno come prenderti quando hai le mestruazioni)!
E' confortante sapere di poter contare su una bella compagnia di persone con cui svagarsi e non sentirsi soli ma, in tutta onestà, ogni tanto si sente davvero la mancanza di quella che, ai tempi delle scuole, era "l'amica del cuore" (da non confondersi assolutamente con l'amica "dell'anima", posizionata un gradino sotto nella scala sociale!!!).
Una persona con cui parlare(e sparlare), scambiarsi i vestiti e organizzare le serate perfette...
Eh si, lo ammetto, anche a me a volte piace cullarmi nella dolce illusione che questo fantomatico esemplare di amico "perfetto" esista, e possa un giorno bussare alla mia porta.
C'è una ragione per cui questo non accadrà: le persone cambiano, le situazioni cambiano...
Così, la persona che fino a qualche anno fa progettava con te la conquista del mondo, oggi è lontana anni luce da te, immersa in situazioni così diverse dalle tue, presa da impegni e persone che fanno parte di un'altra vita. Una vita di cui tu non fai parte (e, per certi versi, meglio così)!!!
Non serve aspettare l'arrivo dell'amicizia perfetta, ogni nuova conoscenza è utile e indispensabile per imparare, capire e scoprire quanto è vasto questo mondo e, soprattutto, che ci sono così tanti modi di interpretare l'amicizia, che sarebbe un peccato concentrarsi su un tipo soltanto.


Silvia

DOMANI E' UN ALTRO GIORNO... FRANCAMENTE ME NE INFISCHIO...

L'amore non esiste...
Cazzate!
L'amore esiste eccome, per le cose, per se stessi, per le persone.....
Si anche per le persone, più o meno....
Ma il problema non è l'amore per una persona, è la difficoltà nell'affrontare una relazione ogni giorno con la sua routine.
In testa abbiamo l'amore utopico da film, quello che è intrinseco nell'aria che respirano i due protagonisti, quello fatto di sguardi e senza parole, di sorrisi e di corse sotto la pioggia...
Ma la realtà è fatta i dubbi, di insicurezze, di stress e sopratutto: non c'è la colonna sonora quando ci si bacia!
Allora vale la pena avere qualcosa a metà? Che non è il sogno che si ha da piccoli di un amore appassionato? Perché quel tipo di rapporto non esiste...
E poi scosti una foglia e vedi oltre questi rami di persone insicure e scopri che nel bosco delle relazioni tristi e banali ce n'è qualcuna di autentica e vera, da film, cementata da due ragazzi che non si nascondono dietro a parole d'amore alla Titanic, ma che si prendono in giro sui propri difetti, senza insicurezze che causano dubbi, ma con la certezza di sapere che il proprio partner sa esattamente ciò che siamo ed è inutile fingere che non sia così.
Facendo ogni giorno in modo di migliorarsi per l'altro, perché se si è migliori per lei siamo più felici noi...
Questi due ragazzi sono l'unica coppia al mondo che io abbia mai visto avere la relazione perfetta, invidia? Si da morire..
E ci si chiede come sono arrivati ad una tale affinità e tranquillità... La risposta?
Culo!
Si sono trovati, punto e basta!
Ci sono le regole non scritte che dicono quali comportamenti è meglio avere in un rapporto, il problema è che non sempre si è nella condizione di volerli avere..
A volte perché non si è soddisfatti totalmente del partner o chissà quali altri miliardi di motivi..
Io credo che la sicurezza non la si può ricevere, bisogna prima di tutto darla..
Sono io che devo tenere un comportamento adeguato quando la mia partner non c'è, per farla stare tranquilla e farle capire che non viviamo in simbiosi, ma siamo una coppia che ha le proprie libertà nel limite del rispetto reciproco..
Da li tutto viene da se..
Ma è difficile, non sempre si è tanto maturi da farcela, siamo una massa di paranoici.
E allora ci attacchiamo agli amici, quelli dell'infanzia, ma gli amici hanno un grosso problema: non sono Noi!
Per quanto ti vogliano bene hanno sempre quel passo indietro di distacco fatto per non prendersi la responsabilità delle tue azioni, ti danno un consiglio dal finestrino di una macchina in corsa e tanti saluti.
Non sono cattivi, hanno semplicemente la loro vita, i loro cazzi, e tu sei li a chiedere aiuto, egoista che non sei altro perché non dai invece che ricevere?
Ci puoi uscire, andare a bere, fidarti ciecamente, ma la fiducia verso un amico è autentica e onesta perché non hai nulla da perderci, non te ne frega un cazzo se domani tradirà la sua fidanzata, anzi magari gli coprirai le spalle dicendo che era con te in palestra.
Non te ne importa un fico secco se stasera non uscite perché deve vedere quella ragazza la.
L'amicizia è duratura perché non ha aspettative, perché non si basa su reciproche certezze ma sulla fiducia tra due persone che non hanno interessi reciproci.
Poi scopri che il tuo amico è andato in giro a dire quella cosa che non volevi che si sapesse, quel tuo grande segreto è uscito dalle labbra di colui che se le era cucite.
Poi scopri che il tuo amico è un po' sfuggente... Ops ma esci con la mia ex? Proprio quella che mi a lasciato per una altro e non avevo mai saputo chi?
Oppure il mio migliore amico non si fa più sentire da mesi perché da quando esce con quella la a me non caga più? E poi lei lo tronca in pieno e toh! Guarda un po' chi torna all'ovile per chiedere consigli e conforto...
L'amore non esiste? Mah...
di sicuro le relazioni necessitano di un grande sforzo, anche quella con il migliore amico....




Iven