sabato 27 luglio 2013
COUNTDOWN TO EXINTION...
Vermi.... A cosa pensi il giorno del tuo compleanno?
Vermi...
Dilaniano la carne quando sei sotto metri di terra per l'eternità.
Il compleanno è un lento countdown verso la fine che, con scadenza regolare, ogni anno puntuale, ti segnala il passaggio all'ennesima tacca.
La cosa più triste che esista, camuffata da cappellini a cono e trombette colorate.
La gente festeggia l'avvicinarsi imperturbabile della signora in nero e si scandalizza quando al telegiornale ti racconta scabrosi avvenimenti...
Pfff...
Ok dai... teniamolo buono come avvenimento gioioso...
E allora arrivi a 27 anni, gli anni in cui le grandi rock star morivano nelle loro lussuose case losangeline, immersi nei soldi e nella fama, dimostrandoti che in 27 miseri anni si può vivere più dei tuoi 80, magari anche 100, passati tra fabbrica, ufficio, pensione e partite di briscola al circolo.
E allora arrivi a 27 anni e guardi cosa è accaduto in questo peregrinare solare di 365 giorni. NIENTE!
Non è cambiato nulla.
Ok magari lavori e prima no, avrai qualche squinzia sottomano che prima o poi ti lascerà, macchina nuova?
Wow...
Il compleanno: il giorno in cui prendere in mano la lista delle cose da ottenere ed accorgersi che non hai nulla cancellare.
Punto a capo.
Poi arriva la cosa peggiore: la festa a sorpresa.
Sei già depresso all'unisono nel ricordo del passare inesorabile del tempo, quando le classiche amichette che a 30 anni hanno ancora i codini per legare i capelli, organizzano qualcosa di trascendentale e, con il sorriso che arriva fin dietro la testa ti urlano: SORPREEEESAAAAAA!!!
Ma dai...
Volete dirmi che mi reputate così coglione da non aver capito che durante tutta la settimana le vostre vaghe domande su cosa farò sabato sera o se per caso avevo voglia di indossare la camicia bella che non metto mai, siano state disinteressate? E che, guarda caso il vostro interesse, mai nemmeno balenato nel cervello, nasca esattamente in prossimità del mio personalissimo giorno dei morti??!!??
Alla fine l'anno fatto in buona fede, per farti contento, per festeggiare il compleanno (santa ignoranza)...
E allora SPLAT!! Ti appiccichi in faccia il tuo sorriso ebete di circostanza, con gli occhi che fulminano al passaggio.
Ma nessuno se ne accorge, perché è la bocca che conta, e quella arriva alle orecchie.
Ed ecco la routine dei regali: wow, un maglione giallo, quello che volevo!!
Cioè la coincidenza che io mi vesta perennemente di nero o abbia le maniche corte d'inverno indica solo che aspettavo l'occasione per farmi regalare un maglione giallo in effetti.
Questo dimostra che non mi conosci per un cazzo ma è un puro dettaglio!
OOOOOOOOO i pantaloni che volevo!!!!
Finalmente qualcosa che mi tira su il morale.
Certo il fatto che siano diciannove taglie in più e che non li posso cambiare perché erano le taglie in saldo (quelle che nessuno compra mai perché o troppo enormi o troppo misere e paghi meno del prezzo di costo) sono solo dettagli. Ma vi voglio bene lo stesso.
Ma si dai, un bel pretesto per fare casino ed essere al centro dell'attenzione.
Alla fine è un personale capodanno che parte un altro giorno.
La solita vecchia solfa, ogni anno sempre uguale. A volte si cambia solo il numerino davanti allo striscione scritto: tanti auguri per i tuoi....... anni.
Si riciclano piatti e bicchieri, a volte i tovaglioli, belli che pronti per l'anno successivo.
Perché il compleanno dovrebbe essere uno spunto di riflessione per capire cosa si è ottenuto e cosa bisognerà con tenacia ottenere nel prossimo futuro.
Ma alla fine è semplicemente l'ennesima festa uguale a quella precedente.
Perché il compleanno è un piatto countdown, che ti ricorda che in un anno non ottieni mai quello che vuoi, che non cambia mai nulla anno per anno.
Nemmeno piatti, bicchieri e tovaglioli.
Iven
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento