Aspetta di diventare grande, dicevano.
Potrai fare ciò che vuoi, dicevano.
Cazzate.
Enormi, gigantesche, incredibili cazzate.
Il bello di diventare adulti?Ditemelo voi, perchè attualmente non riscontro alcuna differenza con l'età adolescenziale. In tutti i sensi.
Il più delle volte, quando hai 6 anni, il mondo sembra semplicemente giusto così, perfettamente conforme alle nostre esigenze.
Quando hai 11 anni la vita diventa l'inizio di un percorso verso una qualche meta, si cominciano a guardare gli altri, quelli più grandi, speranzosi di raggiungerli presto, per poter godere dei presunti vantaggi di cui sembrano godere questi individui.
Si perchè mentre tu, con i tuoi 11 anni e l'aspetto da brutto anatroccolo te ne vai in giro mano nella mano con la mammina che ti pulisce le macchie di gelato sulla gonna, le ragazzine più grandi di te(che a te sembrano vecchie ma in realtà hanno solo pochi anni in più), si accompagnano a ragazzi della loro età che sembrano riempirle di attenzioni e sbavare per un minimo segno di interesse...tu ancora non lo sai, sei troppo ingenua, ma si chiamano ormoni, e presto cambieranno la tua vita.
Ecco che raggiungi i 16 anni e cominci a capire che le cose non sono poi tanto cambiate...cioè, tu continui a sognare ma la realtà ti riporta con i piedi per terra.
Qualcuno si accorge del tuo malessere, e ha la geniale idea di avvisarti che con l'arrivo della maturità tutto cambierà, la vita sarà migliore, il futuro roseo.
Cazzo, e che ci vuole??Solo un po' di pazienza...i 18 arrivano...eccome se arrivano!
Di fatto, ti svegli un giorno e sei ufficialmente maggiorenne, ma questo non ti impedisce di sentirti una stupida ragazzina attaccata alle gonne di mamma.
Piuttosto deludente come scoperta, ma poi ci fai l'abitudine, anche perchè ti resta dentro un briciolo di speranza per un futuro migliore...c'è la fottuta università che ti aspetta!
E ci vai, non tanto perchè ritieni di essere il nuovo Einstein, ma perchè quella è l'unica possibiilità che hai per evadere di casa, allontanarti dalle menate familiari e cominciare una nuova vita.
Mi rendo conto che non ci si possa basare solo sulle proprie esperienze, quindi diciamo che in linea di massima questa scelta funziona, tuttavia a volte non è così.
Gli anni passano e l'esperienza universitaria, positiva o negativa che sia stata, ti ha fatto crescere, non c'è dubbio.
Ora capisci l'importanza delle parole lavoro, soldi, mutuo, banca, conto...e di molte altre che preferiresti non dover conoscere.
Il fatto è che più acquisisci conoscenza e consapevolezza, più i tuoi sogni sul futuro si delineano e mutano in progetti più concreti: ora non ti immagini più come una grande popstar, circondata da limousine e autista privato, villa con piscina e parrucchiere personale.
Adesso ti accontenteresti di un monolocale in centro, il più vicino possibile al lavoro(ammesso che tu ne abbia uno), perchè ti rendi conto che la macchina devi comprarla e mantenerla da sola. E non è una limousine.
Non ti illudi più di poter fare i soldi con la sola forza del tuo fascino, ma capisci che anche facendoti il culo probabilmente non otterrai più di una stanza in affitto da dividere con altri quarantacinque cinesi.
La tua mente, che fino a poco tempo prima stava ancora interrogandosi sull' esistenza di Babbo Natale, adesso fa i conti con i sindacati e le tasse e, cosa ancora più angosciante, con la reale possibilità di vivere per sempre in compagnia dei tuoi genitori, che stanno invecchiando e ogni giorno aggiungono un nuovo motivo che ti spinge ad odiarli.
Mentre prendi consapevolezza di non essere in grado di prenderti cura nemmeno di te stessa, attorno a te persone che in quinta elementare avevano il tuo stesso modello di apparecchio per i denti, ora sono sposate con figli, o si sono trasferite lontane a mettere in pratica ciò per cui hanno lavorato sodo.
Oh, magari trovando la persona giusta, quella che ti completa e ti sostiene con la forza del suo amore le cose cambieranno, perchè si sa, quando sei innamorato tutto sembra più bello, ogni ostacolo meno duro da sorpassare, ogni problema risolvibile...
Invece no, perchè ad avere queste fortune sono le stronze che alle scuole medie avresti volentieri affogato durante la lezione di nuoto in piscina, tu no.
Tu incontri solo psicopatici.
La domanda sorge spontanea: cosa cazzo sbaglio?!
Tutto, evidentemente.
Avrò preso almeno una decisione giusta fino ad ora? Sono davvero così senza speranza?
E poi....esiste qualcuno in grado di aiutarmi o darmi il consiglio giusto?Ecco, a questa domanda ho la risposta: no, non esiste.
Nel percorso che si accompagna all'età adulta si è soli, e bisogna sapersela cavare.
E' quello che ci insegnano.
Da piccoli sono gli altri a risolverti i problemi, da grande devi farlo tu.
Il punto è...sei in grado di farlo?
Dalla risposta che dai a questa domanda dipende la definizione di cosa sei esattamente.
Non è l'età a garantirci il passaggio all'età adulta, ma le possibilità che ci circondano e soprattutto quelle che sappiamo crearci.
Se non hai possibilità non cresci. Se non hai voglia, non cresci. Se non ti sbatti, non cresci.
Ora vado, che ho organizzato un appuntamento tra Barbie sirena e l'orso Tatoo, non si sa mai che nasca un'amore.
Silvia
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