Nasci, cresci, vivi muori...
Nel mezzo potresti provare a fare qualcosa no?
Così... Giusto per giustificare l'esistenza...
Arrivano le solite frasi di nonni, zii e genitori: “Io alla tua età spaccavo il mondo... Ah quante me ne facevo (di donne).. Più di cento prima dei 15 anni..”
E altre boiate del genere...
Si si certo...
Su una cosa però c'è un fondo di verità: una volta i giovani facevano molto di più...
Non voglio scomodare Woodstock o qualche figlio dei fiori in lotta per la pace del mondo...
Non voglio scomodare le decine di giorni consecutivi passati in discoteca con i Bee Gees in sottofondo, ringalluzziti da chissà quale sostanza che ha degnamente segnato i 70s...
Ma scomodo almeno i bar pieni, tipici degli anni 90, con lo stereo a cassette della macchina sul tavolo, a fianco al primo Motorola invidiato dal vicino di sedia..
Scomodo la Moretti fresca sulla spiaggia di una Rimini ai fasti che mai più saranno visti, o anche solo una serata che avrà sicuramente qualcosa da ricordare...
Banalmente esclamo, dove siam finiti???
Arrivare a contare le candeline sulla torta e noti che non sono neanche arrivate a descrivere la mezza età...
Peggio, non avere nemmeno 30 anni e ritrovarsi a sperare di trovare qualcuno che si sforzi di degnarsi di controllare la carta d'identità e accorgersi che ne figli, ne mogli o amanti condizionano la serata o il conto in banca, decidendo quindi che forse, beh si, forse una bevuta si può fare..
Per poi rimanere solo sulla linea del traguardo... Poco prima dello sparo dello starter...
Le scuse per la debacle si sprecano, dal: “sono stanco, ho avuto una giornata pesante in ufficio”, (chissà quant'era pesante quella penna, per avere tutta questa stanchezza), fino ad arrivare a: “Domani devo alzarmi presto, mamma mi ha chiesto di accompagnarla a comprare il ragù”.
Premesso che ogni persona ha le sue priorità e necessità, non è comprensibile come il sacrificio biblico di decidere di dormire un ora in meno, optando per uscire a svagarsi all'arrivo del tanto meritato week end, possa danneggiare in qual modo il progresso psico fisico di uomini ormai destinati alla tomba psicologica prematura.
Priorità, come sempre...
Meglio sicuramente decidere di alzarsi alle 6 del mattino per farsi 200 chilometri in bicicletta per.. Beh per niente.. Non sei un professionista ne una speranza, solo una persona che ha buttato nel cesso il suo week per fare una cosa che poteva fare in un altro qualsiasi momento della giornata.
Lecito per carità, ma questo serve solo ad indicare che non si ha voglia di trovare la forza del sacrificio per realizzare una serata, che fondamentalmente non deve avere pretese, solo uno svago in qualche luogo che esca da una routinante serie di immagini di paesaggi sempre uguali che si sono fossilizzati nel cervello a forza di vederli ogni giorno.
Chiedersi come si possa pensare di arrivare ai 40 e scoprire come ci si sentirà è del tutto plausibile. Addirittura preoccupante se si presume il trauma che ne conseguirà quando il suddetto neomezz'età si volterà indietro e vedrà il nulla.
Ah, giusto per ricordare questa cosa a chi si sentirà preso in causa:” Amico, la fidanzata è una scusa, non un movente per il retaggio!”.
E chi si inventerà la cazzata che a questa età ormai bisogna crescere perché i nostri genitori alla nostra età avevano un mutuo e 4 figli rispondo:
“ Beh non abbiamo un lavoro fisso, non abbiamo un mutuo e non abbiamo prole. Ci sono prove inequivocabili, ormai, che indicano che i tempi sono cambiati, e che per motivi futili o più importanti, l'età adolescenziale si è ampliata.
Siamo ancora ragazzini a 30 anni, maturi, responsabilizzati, talvolta con sogni di fiori di pesco più o meno marcati.
Ma resta il fatto che per scelta nostra o di qualcun altro, abbiamo la straordinaria (o bastarda) possibilità di poter continuare a sognare il futuro che vogliamo, per esempio davanti ad un bicchiere di birra, mentre lo raccontiamo ad un nostro amico al bar..
Perché no, magari sabato sera...
Iven