lunedì 11 marzo 2013
INCUBI NEL CASSETTO...
Ah mio figlio diventerà un grande medico! Lo diceva sempre la mamma alla sua amica che aveva un figlio pronto per essere un grande avvocato.
Lo so perché entrambi quei figli hanno lavorato con me in fabbrica quei tre mesi, dopo che hanno finito con anni di ritardo la scuola dell'obbligo.
Ma loro ci credevano davvero è...
Per anni tutte le mattine mi sono alzato, guardando con superiorità altre persone che facevano lavori che non li soddisfacevano, catalogati come falliti, dicendomi: “ Pfff, state sbagliando, guardate come si fa ad arrivare al successo!”.
E ci credi davvero è...
Fino a quando non arrivi a quel bivio dell'autostrada che ti obbliga a scegliere.
E da li inizia il declino, e cominci a capire che per diventare medico devi vedere il sangue e la cosa ti fa vomitare, per essere avvocato devi imparare a memoria leggi e cavilli, si si, proprio tu, che non ricordi in quale tasca della giacca hai messo le chiavi.
Oppure cose più banali: non diventerai mai un grande attore, perché per diventare grandi attori ti servono doti fisiche e tu sei un metro e un carciofo, (ma Tom Cruise è più basso di me! Beh ma lui è bellissimo, tu assomigli a Tom, il gatto!)
E dulcis in fundo il fatto che non conosci le persone giuste per arrivare dove serve, sacrosanta verità e dogma imprescindibile.
Bello mio scordati la Maserati, la casa con la piscina su in collina e la moglie Top model da favola (l'ultimo esempio in questione sopratutto perché assomigli a Tom il gatto).
Nel mondo di oggi le difficoltà a raggiungere una posizione di soddisfazione sono sempre più all'ordine del giorno, la crisi, la casta e altre cazzate simili.
Ma dove è finito il mitico: VOLERE È POTERE!!!
Esiste ancora, solo che è diventato: DAL VOLERE DEGLI ALTRI DIPENDE IL TUO POTER FAR QUALCOSA.
Può sembrare una banale giustificazione, che però diventa importante se si analizzano i casi in cui magari qualcuno ha come sogni nel cassetto quello di andare via da casa, di potersela magari comprare, e che di lavorare come commesso alla Coop non ha alcun problema anzi, gli va benissimo perché gli permette di avere la testa libera e di coltivare i suoi hobby.
Ma i colloqui ormai sono diventati delle farse piene di giustificazioni e psicologi che dall'alto di un cazzo ti bocciano.
Non sei adatto a questo lavoro.
Secondo il tuo profilo psicologico, sentendo il “bip” del passaggio del codice a barre sul lettore potresti far esplodere la tua furia omicida regressa.
Mah...
Con il tempo poi le cose cambiano e si evolvono, quello che prima era un grande sogno diventa un ricordo simpatico di giovinezza, ma una certezza resta, viene chiamata crisi di mezza età e ti porta a ricordare che la tua breve e insignificante vita si sta consumando e tu, per quanto infantili, non hai realizzato quei piccoli sogni che tanto ti avevano reso felice e propositivo.
Oppure credi ancora di poter essere il migliore a fare quella cosa e il mondo non se ne vuole accorgere e tu proprio non lo accetti.
O forse, più semplicemente, che non vali assolutamente tanto quanto credevi da piccolo.
Ah, giusto per la cronaca: io diventerò una grande rock star!!!
Iven
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