lunedì 25 marzo 2013

SILVIA STYLE STORY…

Nella vita ci vuole stile.
Si, ne sono assolutamente convinta. Che sia metallaro, casual, sportivo, tamarro…l’importante è sapersi distinguere.
Anche perché ogni giorno che passa ci sono sempre meno possibilità di emergere e farsi notare(capirai, ho scoperto l’acqua calda)!
Si sa che l’ immagine è importante, ma che dico, è fondamentale!!!ci si riempie la bocca con tutte quelle stronzate sul non giudicare un libro dalla copertina, e quindi non criticare una persona senza conoscerla...poi invece, basta una prima occhiata per stabilire se uno è adatto o meno a svolgere un lavoro o se merita un briciolo di attenzione.
Naaaaa, non voglio fare la polemica a tutti i costi, anzi io sono pro-stile!
Esatto proprio io, che lo stile non so nemmeno dove sta di casa…io che mi sveglio la mattina, snobbo il make up e vado al lavoro con la tuta e il maglioncino grigio che mi fa sembrare una novantenne in pigiama(non che ne vada proprio orgogliosa)ma, d’altra parte, faccio la speaker radiofonica, chi cacchio dovrebbe vedermi?!XD
In effetti la mia è un po’ una scusa, la verità è che sono troppo pigra e svogliata, preferisco non sbattermi troppo…non so, mi pare inutile impiastricciarmi la faccia, strizzarmi in pantaloni troppo stretti(e lo sono sempre nel mio caso) e traballare in scarpe troppo scomode…dovrei sembrare più carina… Perché?!
Poi però, quando mi trovo in coda in posta e mi passa vicino la stangona dai capelli splendenti, il make-up di una porno star, la maglietta più piccola di quattro taglie e il vecchietto di turno che la fa passare avanti, capisco l’importanza dell’avere uno stile.
Ok, fino ad ora mi sono presa a schiaffi da sola, in preda ad uno scatto di autocommiserazione acuta… ma vogliamo parlare degli altri??
Ho visto ragazzi camminare per strada trascinandosi dietro kilometri di stoffa, con mutande in vista di ogni tipo e colore…
Ho anche visto ragazze con microscopici abiti(o t-shirt?), vuote scollature e scarpe meravigliose(a me piacciono le scarpe, quindi sono di parte…),ma dalla camminata improponibile, come se soffrissero di una forma cronica di stitichezza acuta!
E poi ho visto i finti nerd: che meraviglia, gli occhialoni coloratissimi indossati a mo’ di intellettuale, con lo scatto di rito fatto con lo smartphone ed in mano una preistorica copia del “cioè” tenuta al contrario…so’ soddisfazioni!!!
I miei preferiti però rimangono gli “Hippoppari”: scarponi da skater indossati tutto l’anno, quelli con l’imbottitura così spessa che pure d’inverno i piedi chiedono pietà… i pantaloni talmente larghi che potrebbero contenere tre paia di gambe, la canotta aderente con catenazza incorporata(che ci sta sempre bene), e le immancabili cuffie giganti, non collegate ad apparecchi elettronici di qualsivoglia genere..
Mentre mi atteggio a secchiona critica-tutti, accendo la tv che sta per iniziare il mio programma preferito: “celebrity style story” su MTV.
Perchè nella vita ci vuole stile, ma soprattutto coerenza!xD


Silvia

LA TEORIA DELLA RELATIVITA'...

Il mondo è bello perchè è vario... E fin qua non ci piove...
Il mondo è bello perchè è finto.. Puo darsi..
Non so, sono sempre stato un amante dello style, del mio però...
E come tutti ci sentiamo protetti da un aura luminescente di bellezza e fascino incontrastato solo perchè stasera abbiamo il look troppo giusto; e guardiamo con una sorta di tenerezza compassionevole quelli che hanno uno stile diverso e che, diciamocela tutta, stasera non possono competere neanche da lontano con noi.
Troppo figo!
Se non fosse che quest'altro pensa esattamente la stessa cose di me in quell'esatto momento...
I gusti personali fan la differenza sul giusto e sbagliato..
Ma anche l'età e, perchè no, io ci sbatto dentro pure la musica.
Ci sono i metallari, che generalmente li riconosci dal capello lungo e crespissimo, occasionalmente accompagnato da una barba incolta e da magliette nere scolorite.
Che ti salutano con le corna del diavolo all'insù (per i profani: indice e mignolo in alto).
Guardati in cagnesco da lontano dagli hippoppettari nostrani, che parlano in slang e sostengono di arrivare dal ghetto di Milano (c'è il ghetto a Milano?!?).
Che indossano pantaloni ventotto taglie più grandi e pagati 300€ per essere in linea con lo stile, dimenticandosi che in quella cultura povera le taglie grandi servivano per la crescita in modo da risparmiare per il futuro (non sarà incoerenza?).
Ce ne sono moltissimi altri... Nerd, Hardcore warriors, Sancarlini.....
Sub-culture urbane completamente opposte tra loro tanto da sfidarsi a colpi di sguardi ma che trovano alleanza contro una stirpe parassita che tende ad emulare pezzi di ogni categoria purchè gli venga imposto dalla moda: IL TRUZZO!
Detto comunemente tamarro, è colui che trova una cosa stupenda solo perchè gliel'ha detto la televisione, colui che enfatizza ogni suo gesto col solo scopo di sentirsi dire: “Cioè ma tu sei troppo figo!!”.
Cè stato un periodo non troppo lontano in cui, almeno nella mia zona, il termine truzzo era diventato dispregiativo, tu dicevi: “Ma sei un truzzo!” e l'interlocutore rispondeva: “O stai calmo con le parole!”.
Ho avuto però l'impressione che talvolta sia una questione di apparenza imposta.
Capita di vedere foto di Johnny Depp o Brad Pitt in tenuta casual, diciamo per farsi i cazzi loro o per interviste a programmi leggeri come David Letterman, con questo style che ti vien subito voglia di emulare, come le camicie aperte e i mille anelli e cappelli diversi di johnny o l'eleganza più austera degli altri.
E poi vedi foto rubate dai loro giorni comuni in giro con la tuta.
Senza quei chili di make up, (pure sugli uomini) sembrano quasi umani, normali.
E tu che t sei comprato l'occhiale, che metti braccialetti uno sull'altro a scapito della comodità solo per sentirti come loro, per copiarne le movenze o il fascino.. E ti accorgi che l'obbiettivo è proprio quello: costruire un personaggio partendo dal look e arrivare ad importelo senza che appartenga nemmeno agli stessi protagonisti.
Siamo boccaloni talvolta...
A discapito di comodità, praticità e risparmio preferiamo sperperare denaro in accessori che finiranno in un cassetto perchè prima ci piacevano e poi hanno detto che non ci piacciono più..
Per poi tornarci a piacere fra otto mesi.
Si sa che la moda nulla crea, nulla distrugge ma tutto ricicla..
Io comunque, a discapito di tutto, il giubbotto di pelle che mi ha regalato la nonna non lo cambierei con tutta la popolarità del mondo...


Iven












lunedì 18 marzo 2013

TANTO STANCO DA NON DORMIRE...

Fare fatica è una delle cose più faticose...
Generalmente da piccoli le mamme spronano i figli a fare attività fisica.
A meno che loro non abbiano di meglio da fare che accompagnarti al minibasket e non li sbattano a quattro centimetri dal televisore con un bel gelato così non le scassi per quei 40 minuti...
Poi cresci...
E diventi competitivo, e giocare a calcio con gli amici ai tempi delle medie è l'equivalente di Fonzie che accende il juke box con un pugno... Troppo figo!
Poi arriva la patata...
E le canne...
Insomma lo sport diventa una cosa che toglie tempo ad altre cose, magari sei uno bravo e allora l'università, oppure sei meno interessato e il lavoro finisce alle 6 e tu sei troppo stanco e svogliato per andare ad allenarti con la squadretta del paese, forse una partitina a calcetto ogni tanto con gli amici.
Poi ti guardi allo specchio e ridacchi della tua pancia da birra, quasi fiero nel vederla li, come un vecchio trofeo, una medaglia al valore civile, e con una mezza smorfia dici: “Dovrei andare in palestra!!” Ah ah ah matte risate...
Picchietti con le mani i fianchi ridondanti di adipe e cominci a parlare di quanto è bello il culo di quella tipa e le tette di quell'altra....
Dico: ma sei pirla???
Credi che una donna viva di sole coccole e amorosi week end?!?!?
L'occhio vuole la sua parte per noi come per loro...
Oppure ti rendi conto che fai schifo!
Ti iscrivi in palestra e inizi a prendere l'ascensore per andare dal parcheggio al primo piano...
Indossi la tuta, di solito di accostamenti di colore discutibili come giallo e viola o fucsia e verde..
Poi chiedi al personal trainer una scheda di esercizi possibilmente che non richieda sforzi di alcun genere ma che ti trasformi, possibilmente nei prossimi 10 giorni, da Bud Spencer a Silvester Stallone.
Ceeeerto!!
Ti piazzi sulla tua bella ciclette e cominci a pedalare tanto piano che se rallenti ancora un po' vai all'indietro, inserendo a cadenze regolari un bello sbuffo dalla bocca..
Si sa che la buona respirazione è importante... Tanti credono che dia senso di sportività...
Cominci a fare un po' di public relations e alla fine esclami:“Me ne fado in sauna! Alle 6 ho finito di lavorare, non posso mica esagerare!”
Dopo circa un paio di settimane da desaparecidos torni in palestra e, parlando con in tuo amico nello spogliatoio gli fai notare che da quando vieni non hai visto miglioramenti.
VERAMENTE!?!
E allora inizi a pensare: a cosa serve fare fatica e rinunciare ai piaceri della vita se non ottieni nemmeno dei risultati?
Beh caro vecchio amico mio, se consideri faticoso andare dal gabinetto al divano e viceversa direi che sei ben lontano dal riuscire ad ottenere dei risultati di qualsiasi genere.
E, giusto per la cronaca, quei fighi che credono che i cosiddetti palestrati vivano da malati per morire sani si dimenticano la soddisfazione che può realmente dare il guardarsi allo specchio e vedere che si sono ottenuti dei gran risultati dopo l'enorme sforzo fatto (quello vero).
E se le rinunce sono un paio di sigarette in meno e limitare il consumo di merda varia come dolci dalla dubbia provenienza o kilometriche quantità di burro allora vivo davvero da malato.
La giusta via sta nel mezzo anche nell'allenamento.
Azz!!! Anche oggi devo saltare la mia ora di palestra, non trovo l'Ipod, si sa che senza musica non si ottiene niente!!!



Iven



PALESTRA-TIME....


Mi sono sempre chiesta se si potesse amare tanto lo sport, e allo stesso tempo non praticarne nessuno!!
Evidentemente si può..io ne sono la prova vivente.
Sinceramente penso che non ci sia nulla di più salutare di un paio d'ore di sano sport al giorno per sentirsi meglio e meno in colpa nel mangiare(soprattutto questo).
Eppure, anche una sola oretta di attività fisica sembra diventare un obiettivo terribilmente lontano, quando si tratta di me.
Se penso che vado ancora in giro a definirmi una ballerina...una volta forse!!!
Quando praticavo danza quattro ore al giorno, andavo in palestra e conducevo una vita abbastanza movimentata da non avere il tempo di accumulare calorie inutili.
Ahhhhh...bei vecchi tempi!
Cosa è cambiato? La pigrizia...la mia più grande nemica.
E' colpa sua se ora sembro una balenottera arenata, se anche in questo momento sono comodamente seduta a scrivere invece di essere in giro a correre sul lungolago(no, quello non lo faccio perchè non mi piace!).
Eppure siamo circondati da segnali positivi sullo lo sport e i benefici che porta...palestre, corsi, persino le televendite ci propongono mille attrezzi per raggiungere l'obiettivo di essere magri. 
Come se non bastasse, l'universo sembra mettersi d'accordo per farti sentire in colpa: quando sei seduto in macchina, che ovviamente usi anche per andare dal tabaccaio sotto casa, e ti passa vicino il ciclista tutto muscoli e borraccia, mentre mangi un gelato per strada e ti sfreccia davanti il corridore che non sembra fare alcuna fatica, ed improvvisamente hai la sensazione che quel gelato sia più pesante del solito...
Ci sarà tuttavia una ragione per cui la popolazione tende comunque ad ingrassare!!!
Mi viene in mente un'amica che tempo fa, per dimagrire, faceva mezz'ora di cyclette al giorno...con una brioche ripiena al cioccolato tra le mani.
Perchèèèèèèèèèèè??!
Come quelle persone che vanno in palestra vestite di tutto punto, con l'abbigliamento sportivo comprato alla decathlon(così da ingannare almeno se' stessi), per poi passare il tempo a tamponarsi la pelle con l'asciugamano, mentre si aggirano da uno strumento all'altro, convinti che quello sia il vero esercizio.
Non sono tutti così per fortuna...ci sono anche i veri maniaci...quelli che, a qualunque ora tu vada, sono li.
Il che è piuttosto imbarazzante, perchè ti senti osservata, tu che non sai reggere un quarto d'ora di cyclette senza sudare come un muratore ad agosto, che sei convinta di avere tutti gli occhi addosso mentre svolgi gli esercizi per rassodare i glutei con la lentezza di un bradipo...e invece ti giri, e scopri che le persone non guardano te, ma se' stesse allo specchio.
Tutti fieri dei loro muscoli(perchè in genere sono maschi), e mica si accontentano di guardarsi, nooooooo devono anche fare tutti quei versi per testimoniare lo sforzo e la fatica: arrgh, uuuuussthhhh, mmmmmmh!!!!
Buon per loro, io una volta ho provato ad emularli, ma il risultato è stato un po' diverso...da non ripetere.
Ciò che invece dovrei ripetere è la corsetta dell'altro giorno, o la lezione di danza saltata la scorsa settimana....
Lo faccio, giuro.
Ma prima....beh prima faccio un salto alla decathlon, ovvio.



Silvia


lunedì 11 marzo 2013

CRESCERE… CHE FREGATURA!

Oggi è una di quelle giornate in cui mi sento come l’alieno di “avanti un altro”.
Incomprensibile e…. incompresa.
Beh detto così suona come in un film drammatico, in realtà non è poi così tragica…mi capita solo di riflettere sul tempo che passa, e di pensare: crescere, che razza di fregatura!
Pare non ci sia mai abbastanza tempo per realizzare i propri sogni e raggiungere i propri obiettivi, ma quando c’è viene sprecato irrimediabilmente (sembra una di quelle frasi in stile link facebookiano).
Qualche tempo fa guardavo le repliche del telefilm friends… un mast degli anni 90…il sogno di ogni ragazzo nella grande mela: vivere in un appartamento con gli amici e fare festa con i vicini di casa…un bel sogno. Un sogno, appunto.
La realtà di solito è ben diversa… arrivi ai 40 anni e vivi ancora con mamma e papà che ti stressano per sapere perché hai mangiato alle 13 invece delle 12.30, che ti chiedono perché ti lavi così spesso e che ti nascondono la carta igienica per vedere se ti interessa cercarla per casa (ebbene si, mi è successo anche questo).
Decisamente non è ciò che di positivo ci si aspetta dal proprio futuro, fermo restando che a molti questa situazione piacerebbe e non vorrebbero in alcun modo cambiarla!
Beh, io no! Quanti sogni nel cassetto, desideri, speranze, obiettivi di piccola e grande portata (ma soprattutto grande): dal diventare una ballerina/cantante/attrice al viaggiare in tutto il mondo, dall’essere bella allo sposare Joshua Jackson (il Pacey di “dawson’s creek”).
Quante stronzate! E dire che ora mi accontenterei di meno della metà di tutto ciò (bugiarda!xD), ma come dice un mio amico: c’è chi nasce con la camicia, e chi con solo la mutanda…
Il mio era un perizoma striminzito.
Ok ok, chissà quanti in questo momento vorrebbero mandarmi a quel paese perché mi lamento, quando i miei “problemi” non sono nulla in confronto alla fatidica fame nel mondo e a quelle problematiche mondiali (e non solo) che non posso certo risolvere io, con un colpo di bacchetta magica…
E allora, con il dovuto rispetto per chi sta ovviamente peggio, mi riservo il diritto di lamentarmi, e di farlo a gran voce. Punto!
Inutile fingere però, nonostante le innumerevoli delusioni, le persone tendono a mantenere i sogni ben chiusi nel cassetto. In fondo…non si sa mai!!
Mi pare giusto.
Io, nel dubbio, nel cassetto ci ho messo mutande e calzini.



Silvia



INCUBI NEL CASSETTO...


Ah mio figlio diventerà un grande medico! Lo diceva sempre la mamma alla sua amica che aveva un figlio pronto per essere un grande avvocato.
Lo so perché entrambi quei figli hanno lavorato con me in fabbrica quei tre mesi, dopo che hanno finito con anni di ritardo la scuola dell'obbligo.
Ma loro ci credevano davvero è...
Per anni tutte le mattine mi sono alzato, guardando con superiorità altre persone che facevano lavori che non li soddisfacevano, catalogati come falliti, dicendomi: “ Pfff, state sbagliando, guardate come si fa ad arrivare al successo!”.
E ci credi davvero è...
Fino a quando non arrivi a quel bivio dell'autostrada che ti obbliga a scegliere.
E da li inizia il declino, e cominci a capire che per diventare medico devi vedere il sangue e la cosa ti fa vomitare, per essere avvocato devi imparare a memoria leggi e cavilli, si si, proprio tu, che non ricordi in quale tasca della giacca hai messo le chiavi.
Oppure cose più banali: non diventerai mai un grande attore, perché per diventare grandi attori ti servono doti fisiche e tu sei un metro e un carciofo, (ma Tom Cruise è più basso di me! Beh ma lui è bellissimo, tu assomigli a Tom, il gatto!)
E dulcis in fundo il fatto che non conosci le persone giuste per arrivare dove serve, sacrosanta verità e dogma imprescindibile.
Bello mio scordati la Maserati, la casa con la piscina su in collina e la moglie Top model da favola (l'ultimo esempio in questione sopratutto perché assomigli a Tom il gatto).
Nel mondo di oggi le difficoltà a raggiungere una posizione di soddisfazione sono sempre più all'ordine del giorno, la crisi, la casta e altre cazzate simili.
Ma dove è finito il mitico: VOLERE È POTERE!!!
Esiste ancora, solo che è diventato: DAL VOLERE DEGLI ALTRI DIPENDE IL TUO POTER FAR QUALCOSA.
Può sembrare una banale giustificazione, che però diventa importante se si analizzano i casi in cui magari qualcuno ha come sogni nel cassetto quello di andare via da casa, di potersela magari comprare, e che di lavorare come commesso alla Coop non ha alcun problema anzi, gli va benissimo perché gli permette di avere la testa libera e di coltivare i suoi hobby.
Ma i colloqui ormai sono diventati delle farse piene di giustificazioni e psicologi che dall'alto di un cazzo ti bocciano.
Non sei adatto a questo lavoro.
Secondo il tuo profilo psicologico, sentendo il “bip” del passaggio del codice a barre sul lettore potresti far esplodere la tua furia omicida regressa.
Mah...
Con il tempo poi le cose cambiano e si evolvono, quello che prima era un grande sogno diventa un ricordo simpatico di giovinezza, ma una certezza resta, viene chiamata crisi di mezza età e ti porta a ricordare che la tua breve e insignificante vita si sta consumando e tu, per quanto infantili, non hai realizzato quei piccoli sogni che tanto ti avevano reso felice e propositivo.
Oppure credi ancora di poter essere il migliore a fare quella cosa e il mondo non se ne vuole accorgere e tu proprio non lo accetti.
O forse, più semplicemente, che non vali assolutamente tanto quanto credevi da piccolo.



Ah, giusto per la cronaca: io diventerò una grande rock star!!!



Iven

domenica 3 marzo 2013

POPE SMOKE THE HOPE...


Che l'Inter vinca lo scudetto ogni dimissione di Papa non suona bene. Anche perché le dimissioni di un Papa possono accadere con molta più frequenza rispetto che alla propria morte e risulterebbe fuorviante con la realtà.
Dunque anche quella del Papa diventa una figura lavorativa di precariato.
E io che speravo finalmente di aprire un mutuo per la casa, ho mandato il curriculum a San Pietro, in una mail, oggetto: nuove selezioni per Papa.
Ma vogliono solamente assumermi con contratto a progetto.
Beh certo l'idea di aprire partita I.V.A. e fattura al clero dà comunque una certa sicurezza ma si sa che ormai le aziende (come d'altronde è il Vaticano) ti chiedono di metterti in proprio per poterti lasciare a casa quando non sei più utile.
Ma allora mi chiedo, che caratteristiche deve avere il nuovo Papa?
Età inferiore ai 200 anni, disponibilità a trasferirsi lontano da casa, disponibile a trasferte, altro?
No.
In pratica chiunque non si vergogni a portare il pigiama 24 ore al giorno potrebbe essere idoneo al pontificato e allora per fingere che uno valga più di un altro cominciano ad inventarsi e solite storielle: quello dalla Russia sa stare coi giovani, quello dal Mozambico sa usare il computer.
E allora? Sono talmente abituati a frequentare colleghi rincoglioniti che i vescovi si stupiscono per così poco?
Mio nonno mi ha sempre dato il 500 lire per comprarmi il gelato ma non mi pare sia candidato.
E mia nonna sa guardare le telenovelas in streaming, non potete capire la sua gioia quando le ho fatto capire che era possibile guardarsi le repliche di “Sentieri” in ogni momento e in ogni angolo di pianeta.
Ma anche per lei nessuna nomination.
Ah già lei è donna, beh se non Papa lei sarebbe Mama!!!
Ma si vedrete che come al solito vincerà Berlusconi.
Ah no, c'è conflitto di interesse, non può lui essere il capo della sua Chiesa, cosa fa, prega se stesso??
Okok scegliete chi vi pare a me non cambia nulla, tanto domani mi dovrò svegliare comunque, accendere il computer e spulciare mille siti di offerte di lavoro per l'ennesima volta.
Sei laureato? Sei giovane? Chissenefrega!!
Tanto ti offriamo un bel contrattino a progetto, anzi, che ne dici di aprire partita I.V.A.?
Non lo facciamo mica per mettertelo nel culo appena possibile, Noooooooooo!


Beh giovedì 28 Febbraio una mia cara amica è diventata Architetto!!E non so se lei sarà più brava o fortunata di me, ma le auguro un gran bene... Grande Susy!



Iven




PROFESSIONE: PAPA...


"I giuristi ne hanno discusso a lungo: il papa si dimette, ma continuerà a chiamarsi Benedetto XVI."(tg5).
Cazzo che problemone!!!Fortuna che lo abbiamo risolto...
Ma c'è di meglio...il santo padre sarà Papa emerito, ed il sigillo sul suo anello non verrà distrutto.
(l'anello che potrebbe sfamare una nazione, proprio quello??).
Mah...
Non sono una miscredente, tutt'altro. Non ho nessun problema a credere in Dio, sebbene non sia d'accordo con il suo operato, ma è il suo fan club che mi preoccupa!
Nel corso delle ultime apparizioni del Papa, centinaia di fedeli presenti con cartelloni giganti:"grazie padre"!
Ma grazie di cosa???
Grazie per aver detto messa ogni domenica dall'alto della tua dimora, grazie per aver speso belle parole nei confronti delle popolazioni che soffrono la fame e la sete (e che tu potresti rendere ricche in un nano secondo)?
I fedeli piangono, si sentono soli e senza una guida, mentre attendono speranzosi la venuta di un super Papa, giovane arzillo e con la soluzione a tutti i problemi! 
Illusi....
Giorni fa ho guardato le immagini dell'incontro tra il Papa e il capo dello stato. Due alte cariche che parlano tra loro commosse, con tanto di giornalisti e fotografi a circondarli.
Non so, ho immaginato la stessa scena in un ospizio, e mi è venuto da ridere...
Ad ogni modo il Papa è andato in pensione(e beato lui che può), si è ritirato in un'altra modestissima dimora, pronto a godersi gli anni della vecchiaia.
Ancora qualche giorno e non se ne parlerà più così assiduamente.
Fortuna che ci restano sempre kate Middelton & Co. a riempire le nostre vite!



Silvia