Cazzarola mi sono dimenticato di scrivere su face che sto andando
al lavoro!!!
Ora è anche inutile che ci vada se nessuno sa che sono li!
Ah ma mi pagano!
Fa niente, ci sono altre priorità nella vita...
Già, le nuove priorità, ormai avere un telefono che fa il caffè
è l'evoluzione delle molliche di pane di pollicino, tutti sanno dove
sei e dove trovarti.
E siamo noi a volerlo.
Ci sono stati periodi di preoccupazione per le telecamere in
luoghi pubblici e delirio nello scoprire con orrore che ogni iPhone è
rintracciabile.
Ma chi se ne frega se tanto siamo noi a dire dove siamo, cosa
facciamo e con chi limoniamo, a volte addirittura in tempo reale!
Tagghiamo e postiamo foto appena le abbiamo fatte.
Non ci godiamo nemmeno l'istante che stiamo vivendo perchè siamo
troppo occupati a scrivere su face quanto ci stiamo divertendo in
quel momento...
Ti siedi al bar e fai due chiacchere con il tuo amico con cui sei
uscito a bere qualcosa ma lui non ti caga di striscio perchè sta
controllando la nuova canzone del pulcino pio appena “postata”
da quell'amico che in realtà non conosce ma a cui ha chiesto
l'amicizia perchè come immagine del profilo a messo la foto di una
bella fighetta.
Malattia? Ossessione? Boh...
Moda? Ma si...
Magari un po' più profonde nel nostro quotidiano ma pur sempre
cose che vanno e che vengono.
Prima era messenger, ora facebook e twitter, domani scrugners...
Chi lo sa...
Che l'uomo sia un essere abitudinario lo si sa da sempre e che
oltretutto siamo egocentrici ancora di più.
E la necessità di far sapere i cazzi nostri al mondo non passerà
mai.
E meno male!
Se cosi non fosse non avremmo nemmeno i disegni sulle caverne
dell'uomo di neanderthal.
(Il famoso cavernabook).
Ma almeno, cari afecionados, abbiate il buongusto di aspettare il
giorno dopo per pubblicare le foto dei miei bagordi.
Se vi dovessi chiedere un riassunto di cosa è accaduto ieri sera
perché ero troppo ubriaco da ricordarlo non posso accettare come
risposta:
“guarda ero troppo occupato a scrivere al mondo cosa stesse
accadendo per preoccuparmi di cosa stesse accadendo”...
Iven
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