lunedì 18 febbraio 2013
SE TELEFONANDO POTESSI DIRTI VAFFA...
È arrivato Sanremo...
Il grande festival canoro che ogni anno blocca qualsiasi possibile intrattenimento alternativo...
Ci aspettano ore ed ore di canzoni indimenticabili come...... ehm si... mi sfugge.... la.... e..... no beh anche quella.... ehhh.... beh si.... qualche titolo fino all'inizio degli anni 90 me lo ricordo dai.
Ragionando in termini di risultati e non per il gusto personale (ragionando puramente per il gusto scriverei: Sanremo bleah, fine dell'articolo), si nota subito quanto la musica del nostro paese sia ai minimi storici: bimbiminkia che non hanno nemmeno la fantasia di trovarsi uno pseudonimo serio.
E allora in ordine di apparizione ci saranno sul palco: Emma, Marco, Stefano, Luca, Giusy, Enrico, Pasquale... Seeeeeee...
Ovviamente tutti arrivano dai vari talent show, splendida vetrina dove sfornare copie tutte uguali, senza anima, indubbiamente con splendide voci, ma che non sono supportate da niente se non canzonette di second'ordine trite e ritrite che trovano ammirazione solo nella disarmante banalità espressa, talvolta ne è quasi incredibile il livello.
Beh ovvio le radio bombardano l'etere con i suddetti manichini da crash test ma è un riferimento artificiale, più che di reale gradimento.
Viene di conseguenza da pensare che chi arriva in cima cambia poco, tanto se sai cantare t appioppano la loro canzone e ti lanciano sul palco all'arrembaggio.
Hai successo? Fallirai? Chi se ne frega tanto nel tuo video ci piazzo il logo della macchina o i vestiti firmati e il gioco è fatto, puoi andare in pensione.
Trovo meravigliosi i vari dibattiti che poi ne sorgono: No dai Giulia è fenomenale, mi ha dato un emozione incredibile (?????) e quando Luigi canta la canzone di Modugno (grazie al cazzo) è divino.
Giudizi legati puramente ad un interesse personale.
Cosa vuol dire, tu oggi sei in nomination perché sei brava ma non mi ai dato un emozione?
È un po' come quando a scuola facevi il tema di italiano tutto preciso, senza errori ne sbavature e poi prendevi 5!
E chiedevi al prof il motivo di un voto cosi basso dopo che ti eri sbattuto a cercare informazioni per il saggio breve o avevi consumato il dizionario in cerca di sinonimi, la risposta?
“Ma si è scritto bene ma, boh, non mi dice niente.”
Allora, Pablo Neruda dei miei....stivali.... perché il tuo gusto dovrebbe essere penalizzante?
Dall'alto di cosa le tue competenze, se non tecniche, devono rappresentare uno svincolo tra il mio successo o il voto negativo?
Presumo che, se prendiamo un capolavoro che sia esso cinematografico o letterario o musicale avrà, su larga scala, una parità circa di consensi e dissensi.
Il vero ago della bilancia sta in chi pone il giudizio, se sei importante ha valore, altrimenti taci.
Ma chi dice che tu hai il valore per sputare giudizi in faccia a poveri ragazzini dai sogni di cristallo?
Anna Tatangelo? Che nel suo ultimo album aveva delle pause tra le tracce davvero mozzafiato; peccato ci fossero le tracce, famosa per essere la fidanzata dei quell'altro...
O ex discografici falliti che si riciclano tra una pubblicità e l'altra per telefoni e frigoriferi?
Ma dai..
Un vecchio programma durato circa 3 puntate aveva per giurato un certo Arturo Brachetti, che si limitava sempre e solo ad un giudizio tecnico e molto meticoloso e ponderato ed in queste 3 misere puntate è stato criticato perché non aveva mai detto quanto era bello ciò che aveva visto.
Volete forse dirmi che una volta che si usa un giurato con un curriculum coi contro cazzi e che ha la personalità per permettersi di comportarsi come gli pare, senza dover seguire il solito copione la gente ci resta male?
E allora torniamo alle emozioni...
Beh quel programma faceva davvero schifo comunque.
E ve lo dico io che faceva schifo! Dall'altro della mia esperienza!!!
Perché non mi ha emozionato neanche un po'...
Iven
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