sabato 26 ottobre 2013

...COME RITORNO AL FUTURO...


Eh siamo messi male.
Pure mia nonna talvolta inizia a spulciarmi con gli occhi, da capo a piedi..
E una volta finito il tour visivo parte con la sua ovvia conclusione: “Ma come cazzo sei vestito?!?”.
E la risposta di molti sarebbe: “Ma si dai, tua nonna è di un altra epoca, non capisce”.
Allora premettiamo due cose:
Primo, il mio modo si vestire è senza dubbio fuori da ogni moda, felicissimo di questo, non mi identifico con nessuno stile ne genere, poiché se un abito mi piace lo compro. Che sia da rapper o metallaro, nuovo o usato, non mi interessa.
Secondo, mia nonna è fuori moda, d'altronde ai suoi tempi andavano di moda i pantaloni a vita alta e adesso.... e adesso... beh.... dunque mi pare che....
Comunque, ai suoi tempi andavano di moda i doppi petti, le e pettinature rockabilli, le minigonne anni 60 e adesso.... e adesso... beh.... dunque mi pare che....
Mi pare che non sia cambiato un cazzo!!
Intervallato da anni di zeppe, vita bassa e zampa d'elefante (roba anni 70 e poi 90), si è tornati al passato per poi tornare al futuro facendo ricomparire roba già vista perché si sa: quest'anno è di moda il prugna e le gonne di tulle!!
Ma chi cazzo si veste di tulle in giro per strada???
La verità è che questi gay camuffati da intenditori non fanno altro che riciclare idee di chi le ha inventate nei secoli scorsi, giustificandosi con le esigenze di riscoprire il passato.
MA ANDATE A CAGARE VA!
Il mestiere dello stilista è la più grande fuffa mai esistita...
Non ha alcun tipo di regole da rispettare, comodità, temperature o altro, ed è quindi libero di abbinare materiali e forme a cazzo giustificando lo scopo di stupire per continuare a guadagnare, con l'esigenza di scoprire nuovi orizzonti della moda, nella speranza che qualche vecchia gallina famosa negli anni 80 non paghi montagne di soldi per portarsi via quegli scarti di un cantiere edile per la costruzione di nuove abitazioni.
Lo stilista non ha rischi ne responsabilità..
Solo speranza che ci sia qualche nuova generazione di quindicenni che voglia spendere milioni per una borsa con la chiara forma di moda negli anni 50...
I media aiutano questo giro ipocrita inserendo programmi con vecchi zitelli sessualmente discutibili che ti incitano a cambiare otto volte il vestito per ogni momento della giornata: lavoro, tempo libero, aperitivo, sera ecc.
Ma non avete un cazzo da fare che passare il tempo a cercare vestiti in giro per l'armadio in modo che gli amici che avete visto il giorno prima possa dirvi: “Ma non avete un cazzo da fare che passare il tempo a cercare vestiti in giro per l'armadio?”.
Adoro il vintage, ma quando lo è davvero.. Ho svuotato armadi di nonna e nonno alla ricerca dei loro vecchi abiti da fighi! E ne ho anche trovati un po'...
Ma le donne...
Coloro che, per quanto tipicamente asessuate se non fidanzatissime (che palle!), hanno comunque e sempre l'interesse a farsi guardare da un uomo...
Fino a qualche anno fa le minigonne girofiga andavano alla grande nelle peggiori discoteche di Caracas e non solo, mentre adesso il sex appeal femminile eccede con golfini grigi di lana, occhiali da nerd e scarpe alla Luigi XVI...
Non sono un fan assoluto della minigonna ma cazzo adesso fate davvero cagare!
Volete fare le modaiole all'ultimo grido e non vi rendete conto che vi vestite come le nonne del secolo passato perché un vecchio dall'altra parte del globo aveva finito le idee.
Prendete tutto per oro colato non rendendovi conto che non lo fate alzare più nemmeno il viagra!!!
Dove sono finite quelle belle scollature che tanto vi piaceva mostrare per potervi far ammirare??
Non lo dico da uomo maschilista.. Lo dico da artista, da cultore della bellezza del corpo femminile, rinchiuso in abiti di un epoca dove gli scandali nascevano nel tentativo di mostrare una coscia..
Dove sono finiti i sexy tacchi col leggins di pelle?
Non lo so... Ma mi mancano molto... Ma tanto, prima o poi, so che torneranno...



Iven
















SO CAMMINARE: PAGATEMI.


Mi sono sempre chiesta cosa ci sia di così entusiasmante nel mondo della moda.
Nulla in contrario all’avere una certa passione e, perché no, un certo talento…perché ci vuole anche quello, per capire se ti vesti con stile o sei stato sommerso da una montagna di stoffa abbinata ad minchiam.
Nulla in contrario poi, se con la moda si possano creare delle aziende, e quindi nuovi posto di lavoro. E niente di sbagliato nel creare degli eventi ad hoc per sponsorizzare i marchi e le personalità che li creano.
E’ tutto il contorno che mi disturba. La moda diventa solo un modo per pubblicizzare ragazze svestite, ultramagre, con abiti ridicoli, trucco e parrucco da film di fantascienza.
Credevo che la moda servisse a creare brand e stili con cui influenzare le persone e spingerle a vestirsi diversamente…invece no.
Ogni giorno sento parlare di settimane della moda, tendenze per l’autunno, collezione estiva ecc, ma nulla di tutto questo sembra essere davvero interessante(almeno non ai miei occhi)…e non sarà un caso se un taglio di capelli o un particolare capo d’abbigliamento diventa “la nuova moda” solo se la indossa Belen Rodriguez, tra un video porno e un altro, o Lindsay Lohan entrando e uscendo dal carcere.
Facile: basta prendere un personaggio più o meno famoso, dalla reputazione non proprio idilliaca, e farlo diventare un fenomeno di moda, oltre che mediatico.
Così, se Madonna se ne va in giro con i guantini alle mani(che a lei servono a coprire le grinze da ultra-cinquantenne), le ragazzine di tutto il mondo la seguono, copiando uno stile che sarà, in tempo zero, la moda del momento.
Guardando saltuariamente Studio Aperto, e i suoi tre quarti d’ora di tg(tg???!) dedicati alle avventure modaiole di star dello show business mondiale, ho imparato una cosa: quando un “V.I.P.” non sa più che fare nella vita, diventa uno stilista.
Katie Holmes, dopo il divorzio da Tom Cruise, deve essersi resa conto che la sua carriera da attrice non decollava, così ha deciso di investire i miliardi che becca dal suo ex, per creare una sua linea di moda.
Valeria Marini è una stilista che delega ad altri il compito di disegnare i suoi perizomi(l’ho scoperto guardando una puntata de “Il Testimone”), e ho da poco appreso che Simona Ventura ha una sua linea di tute….tute?!
Ommioddio.
La cosa incredibile però, è la convinzione di certi personaggi nell’affermare il loro amore assoluto verso personalità ultra pagate del mondo della moda…Louis Vuitton, Prada, Gucci ecc…sembra quasi che elenchino i nomi a casaccio, giusto per far vedere che “ne sanno” parecchio!
E vogliamo parlare delle modelle? Questi esseri così irraggiungibili, guadagnano in un giorno ciò che un operaio raccimola in un anno, per fare cosa?Camminare…wow!
Certo, non siamo ipocriti: se mi offrissero la possibilità di indossare un paio di scarpe extralusso, o una borsa di perfetta rifinitura non direi certo NO!
Ma cazzo, 2.000 euro per una borsa?????(quella che costa meno)
Siamo fuori di testa?
Non c’è paragone tra la qualità di un prodotto firmato Prada e uno firmato China, ma non è davvero possibile arrivare a delle esagerazioni simili!!!
Per fortuna la moda è una di quelle cose di cui si può fare a meno, ed è quello che faccio (e ahimè, si nota!), ma chissenefrega.


Silvia

domenica 20 ottobre 2013

LAMENTARSI MENO, AGIRE DI PIU'...


Io adoro facebook.
Davvero, non capisco perchè ci si lamenti tanto di questo social network...a me piace!
Cos'ha di tanto bello?? Mah...a pensarci bene nulla di che, se non il fatto che in teoria potrebbe essere un mezzo estremamente potente per la ricerca di anime gemelle perdute da tempo, parenti che vivono lontano, ex compagni di scuola, vecchi amici (che evidentemente non hanno un cazzo di voglia di avere a che fare con voi, per cui inutile cercarli)...
Dicevo in teoria...certo, perchè in pratica viene usato per lamentarsi: della scuola, dell'amore, della politica, della vita.
Curioso, peraltro, notare come in base all'età le abitudini facebookiane cambino considerevolmente direzione: in età adulta le lamentele si rivolgono agli stronzi che ci governano, alle troiette che mandano avanti il mondo, alle partite di calcio, ai matrimoni di personaggi famosi di cui non ci frega una beata minchia...in età più giovane ci si lamenta di amore, amici, scuola, famiglia...
Le uniche lamentele che mettono d'accordo tutti sono quelle riguardanti il tempo...Attendiamo ansiosamente la prima nevicata dell'anno, per assistere alla parata di status e foto di strade bianche, macchine bianche, tetti bianchi...la fiera della fantasia!
Ma la domanda è: ce la facciamo a resistere una giornata per intero senza lamentarci??
La risposta è...no!!!
C'è sempre un buon motivo per sparare a zero su questa vita di merda...non c'è lavoro, non c'è futuro, e quindi non ci sono obiettivi da raggiungere.
O meglio, ci sarebbero, ma non vale nemmeno la pena tentare di raggiungerli, perchè il futuro ci sembra così nero, che è meglio crogiolarsi nel tepore dei ricordi...
C'è sempre un momento del nostro passato, che all'epoca ci sembrava orribile o tragico, che ora ci sembra splendido e irragiungibile(di nuovo)....
Come quando la nostra principale preoccupazione era organizzare una festa di compleanno super, a cui invitare tutte le persone fighe della scuola, compreso il ragazzo dei nostri sogni, che a guardarlo oggi ci viene da ridere perchè davvero non meritava tutta quell' attenzione.
O come quando bastava poco per sentirci quasi in pace con noi stessi...praticare il nostro sport preferito, giocare con la migliore amica, ottenere un premio per un bel voto...
E quanto era bello aspettare il Natale...il momento più magico dell'anno, pieno di speranze e aspettative(sui regali ovviamente)!
Ieri mi hanno ricordato che mancano poco più di due mesi al Natale...e la mia reazione avrebbe fatto impallidire il Grinch!
Le cose cambiano, si cresce e si capisce che spesso i lati positivi delle cose sono troppo pochi per essere presi in considerazione, così...ci si lamenta!!!
il problema di questo atteggiamento, è che ci costringe a restare fermi...fermi sulle nostre posizioni, fermi sui nostri obiettivi, fermi e basta!
La soluzione? Lamentarsi di meno, agire di più.
Eeeeeh...facile parlare(o scrivere, in questo caso)...chi ha voglia di impegnarsi per qualcosa che, con tutta probabilità, non arriverà mai! Chi diavolo è così stupido da sperare ancora....
Qualcuno c'è, che ci crediamo o no, ma quel qualcuno non sono io.


Silvia

NON RIESCO A METTER VIA TE...


Non sono un grande amante di facebook...
Non lo frequento molto spesso..
Tutti quei bla bla bla e quei link copiati da altre persone con il solo scopo di avere un Mi piace...
Mmm noia....
Ma per quelle volte che vado mi capita di vedere frasi di cuori infranti del tipo: sono le piccole cose che mi mancano di te, oppure: Non ho capito cosa ho perso finché non ti ho perso...
Vaccate del genere insomma..
Ora si spiega perché non lo frequento..
Si perché ho la vaga idea che non ci sia niente di più falso che affermazioni del genere...
Lasciamo perdere se chi scrive ciò lo fa sull'impeto del momento o altro, o se abbia meno di 15 anni, il punto è che tendiamo a mitizzare ciò che non c'è più...
Cambiare abitudini ci spaventa così ci rifugiamo nel calore del ricordo, reso ancora più dolce dalla fantasia..
Fantasia che ci associa a momenti mai vissuti, conditi con caratteristiche che non sono mai appartenuti alla persona in questione..
A volte rimpiangiamo i pompini di una ragazza che mordeva quando li faceva, o le frasi dolci di una persona che li leggeva da Wikipedia...
Momenti che appena vissuti ci facevano rimpiangere.......di essere nati......
Insomma, ci manca ciò che non abbiamo più, semplicemente perché non lo potremmo più avere, il giorno che magari lo vorremmo riavere, anche solo per un momento di sollazzo, non per forza a lungo termine... E probabilmente non sarebbe nemmeno utile né bello.
Una specie di sveltina sentimentale che non ci appartiene più e la cosa ci rende infastiditi.
Siamo i soliti pigri ed egoisti, dei bambini capricciosi che non hanno più il giocattolo.
É come il famoso barattolo di biscotti sulla mensola più alta: quando ti viene detto di non doverlo toccare diventa la cosa che più brami nella vita...
Ma non significa assolutamente che tu ne abbia bisogno...
L'infelicità non è colpa degli altri, ma colpa nostra...
Perché ti aspetti qualcosa da qualcun altro..
Mai errore fu più grande! Fidarsi di un altro essere umano! PAZZIA!
Concentrarsi su se stessi e sul raggiungimento dei propri risultati porta alla vera felicità.
Piccoli obbiettivi da raggiungere con le proprie forze ti farebbero dimenticare perfino la necessità di una relazione.
Ne senti il bisogno perché alla lunga devi averla, perché ce l'hanno tutti.
Le piccole cose che mancano alle persone rispetto ad altre persone sarebbero bruscolini negli occhi se solo imparassimo a fidarci di noi stessi.
Mi ha lasciato quella stronza! Beh non sa cosa si è persa, oppure, beh tanto non era la tipa per me..
Alla fine se ci si lascia ci sono delle motivazioni, talvolta addirittura valide pensa un po'...
Se ci si concentrasse lucidamente sui fatti non si avrebbero crisi di coscienza solo per qualcuno si è portato via quel fottutissimo barattolo di biscotti dalla mensola...
E pensa che quei biscotti facevano pure schifo!



Iven




sabato 5 ottobre 2013

NON LO VOGLIO CREDERE...


Una persona va a scuola, si diploma, poi si laurea, poi inizia a farsi conoscere e ad entrare nel mondo del lavoro...
Poi arriva un pirla qualunque che ha fatto il corso professionale e nei week end ha imparato ad usare il computer, si presenta dal suddetto laureato e gli dice: “No beh comunque se hai bisogno di una mano io ci sono ad insegnarti due cose”.
Cooosaaa???
Non è una questione di presunzione, ma di realismo, cosa ti fa pensare che tu, uscito da un corso professionale, tradotto anche in: vai tra, tu paga che t promuoviamo, sia in grado al mio pari di gestire una qualsiasi cosa o qualsiasi lavoro che ci accomuna?
Non è importante il campo, ma il fatto che se fosse così facile sarebbe inutile affittare case in altre città, studiare giorno e notte per anni, e umiliarsi di fronte a vecchi decani rinsecchiti e presuntuosi al solo scopo di crearsi un prospero futuro, basterebbe un corso professionale serale di 3 mesi!!!
Ma quanto sono scemo!!! Ho sprecato un sacco di anni di vita!
Notare per altro che generalmente la più alta quantità di presunzione presente nelle persone si concentra in paesini di piccola tiratura, in luoghi cioè dove non c'è un reale confronto con chi ti fa un culo tanto.
Città immense, dove la grande quantità di persone sforna, per la legge dei grandi numeri, una moltitudine di talento e dove tu, mio carissimo corso professionale, saresti ridicolizzato dalla realtà.
In sostanza ti senti figo perché sai fare quella cosa, senza sapere che intorno a te ci sono miriadi di cervelli che la sanno fare mille volte meglio.
Ma se ti mettessi a cercare la verità ci rimarresti male, ed è meglio essere beatamente ignorante che tristemente consapevole.
Preferisci arrivare un giorno a dire: “Io non ho sfondato in quel campo perché prendono solo i figli di papà, perché io non conoscevo la gente giusta”.
É vero, ma hai mai provato ad uscire dalla porta e conoscerla quella gente?
No bello mio, perché il pomello è pesante, ma sopratutto imparare è faticoso.
Migliorarsi vuol dire alzarsi dal letto, e dover chiedere a chi ne sa più di te.
Cosa davvero difficile da fare quando ti reputi il migliore del mondo.
Ma la cosa che veramente crea un involucro di certezze in queste persone è che alla fine di tutto si ritrovano con un seguito!
Taggano foto, video, disegni o quant'altro su youtube o facebook o qualsiasi altra moda che uscirà e ne compaiono immediatamente sotto migliaia di commenti entusiasti, derivanti per lo più da chi è ancora più mediocre e futile del soggetto iniziale.
La massa è superficiale per definizione, e i così detti mass media ampliano sempre di più il loro fatturato giocando proprio sulla bassezza dei prodotti creati, dando al povero ragazzo del corso professionale la speranza di un futuro da rock star!
Ok ricordiamo che la tecnica si impara ma il talento o ce l'hai o non ce l'hai.
Quindi non è detto che il laureato sia obbligatoriamente migliore di quell'altro e che l'altro senza studio non possa effettivamente avere del talento innato.
Ma almeno concediamo il beneficio del dubbio facendo in modo che ci sia confronto reale, che ognuno usi le proprie armi e che vinca il migliore.
D'altronde potrai essere un grande giocatore di basket ma se sei alto un metro e cinquanta non potrai mai solcare i campi di Michael Jordan!
Quindi da bravi, provateci, confrontatevi, e se non ce la farete date sempre la colpa alla vera e unica responsabile.
Date la colpa a colei che davvero distrugge i vostri sogni e desideri.
Quella grandissima bastarda di Madre Natura!



Iven




CREDERE E' POTERE...


Poi ognuno si dedichi alle attività che più preferisce.
Però onestamente, dovrebbero esistere dei giudici, perennemente presenti nelle nostre vite, in grado di dirci quali sono i nostri effettivi talenti, le nostre capacità, le nostre possibilità.
Non è che ci si possa improvvisare canti o ballerini, o tecnici o ingegneri.
Questo però non tutti lo capiscono, al contrario, sempre più persone si auto convincono di essere grandi personalità nel campo della musica, della moda, del management…
Oh, tutti professionisti in questa vita!!!
Io sono la signorina nessuno, ok, dunque non posso giudicare granché, ma riconosco una persona che se la tira e non dovrebbe farlo…è un talento anche questo!
A proposito di talento…è diventato un casino riconoscere chi è talentuoso da chi è stato colpito da una scarica di buona sorte a lungo termine.
Perché è così che funziona, il talento è direttamente proporzionale alle conoscenze, e vale nel mondo della musica, del cinema ed in generale nel mondo del lavoro…così potenzialità incredibili vengono oscurate dall’invidia di chi dovrebbe sponsorizzare il talento e il suo proprietario.
Ok, ok, sto divagando alla grande lo so….di che sto parlando in realtà??Beh, parlo di tizi che un giorno si svegliano e fanno i DJ(per intenderci, la figura più eroticamente accattivante degli ultimi tempi,dopo lo chef). Tanto che ci vuole?!Un paio di cuffie, un computer ed una mediocre capacità di gestire un programmino scaricato gratuitamente da internet…ma la cosa più importante è la pretesa che il mondo spasimi per ingaggiare il nuovo eroe del mixer…una ricetta perfetta per gente di poco conto che, in una piccola provincia, si spaccia per dj Tiesto, David Guetta e Avicii messi insieme.
Sto parlando di autentici pezzi di legno che si presentano in discoteca spacciandosi per ballerini professionisti, o si iscrivono a corsi super-avanzati senza saper contare la musica ne’ mettere un piede davanti ad un altro.
Sto parlando di gente con la terza media sputata che pretende di conoscere i grandi misteri dell’universo, che si sente in obbligo di sminuire gli altri con le sue presunte conoscenze, che considera le proprie certezze universali.
Ehi, non ce l’ho con nessuno, sia chiaro!!
Solo che a volte penso se la mia presunta umiltà, in molte cose che faccio o dico, sia sostanzialmente inutile.
Eccome se lo è!!! Perché è chiaro che non serve a nulla essere umili e giusti nei propri giudizi (o almeno provarci), l’importante è crederci!!!
Se sei convinto di essere un grande cantante, non importa se quando tocca a te al karaoke i tuoi amici abbassano il volume del microfono, o se vieni scartato da qualunque tipo di concorso (sia pure quello indetto durante la sagra della porchetta), perché tu ci credi, quindi sei un cantante.
Prima o poi qualcuno si accorgerà di te, e diventerai la pop star super pagata e viziata che hai sempre desiderato, e nessuno ti farà cambiare idea, punto.
D’altra parte, solo gli stupidi non cambiano idea.


Silvia