sabato 15 novembre 2014

CYBERCAZZATE...


Piove...
E anche tanto...
E come tutti i teen-agers, quando piove non sai cosa fare...
I rischio forte è che ti ritrovi attaccato a quella che una volta era la scatola parlante per antonomasia ed ormai può essere ribattezzata al massimo il vassoio parlante.. o la sottiletta nera boh...
Ad ogni modo te ne resti davanti alla tivù che, al di la della forma, non smentisce mai la sua fama di “sparaminchiate” .
E partono i telegiornali, solitamente la cosa meno peggio da poter seguire, finché non ti rendi conto che anche loro tirano acqua al proprio mulino, in base alle idee politiche o ai finanziamenti ricevuti...
E ovviamente in base al proprietario, va beh...
In teoria ci salverebbe la cronaca: quelle notizie che, per l'appunto, dovrebbero limitarsi al solo elenco dei fatti.
Ai giornalisti basterebbero le famose “5W” ( chi, quando, dove, cosa e perché).
Ma non è quasi mai così, partendo dalle colonne sonore straccia anima e il vittimismo a spada tratta nei confronti del presunta vittima di torti, abusi e ancora torti, chiuso in bagno a piangere, con il cronista d'assalto che punta al premio pulitzer parlando di quanto sia difficile oggi andare al liceo, perché oggi ci sono i cyber bulli!
Definizione di Cyberbuly: coloro i quali ti scrivono un messaggio dove, in modo sgarbato, spiegano la tua tecnica nel fare i pompini; e tu non riesci a reggere l'umiliazione che qualcuno abbia scritto qualcosa che fai tranquillamente.
Ma farlo non è un problema, dirlo è uno scandalo!
Un po come se una ragazza che passa la vita in discoteca con tacchi a spillo e minigonna si senta traviata nel profondo dell'anima se ricevesse un messaggio con scritto: “Tu mostri il culo in giro! Come te lo sfonderei...” Ma dai!
Ragazzine chiuse in bagno a piangere pensando al suicidio, con gli adulti non in grado di accettare l'idea che questi “teppisti degni della pena di morte” non sono nemmeno perseguibili, poiché troppo giovani.
Certo!
Nella società di oggi, dove per una ricarica telefonica qualche ragazzina mostra ogni sua minima abilità, anche a costo di cercare tutorial su internet, fingiamo ancora un perbenismo talmente radicato da giustificare con compassione quella stessa ragazzina che si chiude in se stessa perché non sa accettare che sia stata catalogata così?
Magari costei in particolare non fa parte della categoria, ma ragazzi, non crediamo davvero che dei ragazzini debbano essere perseguibili perché scrivono parolacce e illazioni per SMS.
Non sto dicendo che questi spregiudicati esserini in età puberale, con la lingua più lunga del loro pisellino, siano le vittime.. Anzi.
Voglio solo dire che, se non per forza con una sculacciata o un a letto sena cena, ci sia una punizione definibile adeguata per il reato commesso: linguaggio scurrile.
Che può equivalere ad una nota sul diario il richiamo dei genitori.
Aggiungo, magari 3 giorni di sospensione.
Ma sopratutto queste signorine si rendano conto che a forza di rendere internet sempre più il nostro vero mondo, privandoci di rapporti umani con le persone tranne quelli che contemplino rapporti orali, a vantaggio di una univoca contemplazione di un mondo virtuale, dove le nostre foto sono più importanti del nostro aspetto, si arriverà a credere che una frase sul display sia più importante di un “ciao” detto in giro per strada, o la dimostrazione che ci stiamo divertendo su Facebook diventerà più importante del divertirci sul serio.
Che poi la vera verità è che se proprio dobbiamo dirvi qualcosa su cui farvi pensare è che voi i pompini non li sapete fare.
Chiudetevi in bagno adesso. Ad allenarvi...



Iven

Nessun commento:

Posta un commento