11 Maggio 2013: Concerto di Radio ItaliaLive: Piazza Duomo, Milano.
Mi ci voleva una giornata così, lontano dal paesino sul lago, circondata dalle montagne, dalle solite facce e situazioni. Ci voleva proprio una giornata come quella di ieri, 25 gradi e tanto sole che illuminava Piazza Duomo, gremita di gente fin sotto il palco, allestito per il concerto della sera.
Io, manco a dirlo, mi sarei fiondata
sulla postazione di Radio Italia che, ovviamente, trasmetteva
l'evento in diretta ma, ahimè, qualcuno ci aveva già
pensato...risultato: migliaia di persone accalcate in piazza e nei
dintorni in attesa delle 20, ora in cui sono iniziate le esibizioni
dal vivo.
Nessuna pretesa da parte mia,
consapevole di non poter assistere al concerto da sotto il palco, ero
comunque felice di trovarmi lì, di poter girare per negozi e
godere dei piccoli spettacoli di break dance che si tenevano per
strada.
La cosa che in assoluto adoro delle
grandi città, è la possibilità di andarsene in giro con capelli
improbabili, gonne a forma di pasticcino o semplicemente mano nella
mano con una persona dello stesso sesso, e non finire necessariamente
sulla gazzetta locale come: "un esempio di indecenza e mancanza
di pudore che va a ledere l'immagine della nostra comunità".
Certo, non passa inosservato il tizio
con la cresta da guinness dei primati ma, anche in quel caso, noi
"turisti" ci si riconosce subito, perchè siamo quelli che
si soffermano maggiormente a contemplare il fenomeno.
Un altro modo infallibile per
riconoscere un turista, è l'attenzione che ha nei confronti della
propria borsa: la tiene stretta a se', controlla spasmodicamente che
la cerniera sia chiusa e guarda con sospetto chiunque si trovi a
passare al suo fianco perchè, glielo hanno garantito, "a Milano
ti scippano tutto se non stai attento"!
E poi edifici, boutique, librerie,
ristoranti, piccioni....quanta vita!!!!!
Fortunatamente per le mie tasche non ci
sono solo Gucci e Armani, ma anche grandi outlet: una camicetta di
jeans (all'apparenza sporca) scontata da 350 a 150 euro...davvero non
capisco perchè mi sia fatta sfuggire l'occasione. Mah.
Molto interessante è notare l'abisso
che separa le persone di strada, gente normale con fisici normali e,
in alcuni casi, lavori normali, dalle persone ricche (schifosamente
ricche), che se ne vanno in giro vestiti eleganti, con le loro borse
firmate e sedute al tavolino del bar più costoso del centro(c'è
l'imbarazzo della scelta), con un drink in una mano e il blackberry
dall'altra, a guardare di sottecchi l'extracomunitario che, di fronte
a loro, sta vendendo le rose finte(in realtà, questa situazione è
molto comune anche nelle piccole città come la mia).
Tuttavia Milano, così come altre
grandi città, non è solo portici, negozi alla moda e gente sempre
in movimento...basta girare l'angolo e ti ritrovi a riflettere: un
minuto prima guardi con bramosia un abito di Versace, e un minuto
dopo passi di fianco ad una signora di mezza età, in piedi da ore
all'angolo della strada, lo sguardo perso e un cartello "ho
fame".
Guardi da un altra parte o abbassi lo
sguardo, come fanno tutti, ma sotto sotto non puoi fare a meno
di pensare: e se fosse vero?
Chissà...intanto sono tornata nel mio
piccolo mondo, con le solite facce e situazioni, ma il
fascino della grande città e delle sue sfaccettature (positive e
negative), mi attrae come una calamita....
Alla prossima, Milano.
Silvia
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